Costume
Buona Pasqua di pace vera…
Ancora oggi a tanti, se non a tutti, sfuggono le ragioni che hanno portato i leader di un grande paese, interprete in momenti cruciali della storia, di grandi speranze di progresso per l’umanità intera, a scatenare una guerra terribile nel cuore dell’Europa contro un altro paese che di quella storia stessa è stato parte importante. Anche questa volta le ragioni della guerra sono incomprensibili semplicemente perché non esistono ragioni per la guerra, per nessuna guerra. Oggi a tutti, in questa Pasqua ancora segnata dalla croce della pandemia, compete solo il compito di cercare la pace, solo la pace. Buona Pasqua di pace vera a tutti…
Un regalo bellissimo…
8 marzo 2022. Per le donne ucraine. Per la pace…
Carissime ragazze, carissimi ragazzi, questa volta la lezione ce l’avete data voi !
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
ve lo vogliamo dire, questa volta la lezione ce l’avete data voi. E bella grande.
Siamo i vostri docenti, vi vediamo tutti i giorni per molte ore, vi giudichiamo con un voto, ma non vi conosciamo.
E’ forse colpa di un mestiere sempre più difficile, in una istituzione troppo spesso chiusa e burocratica come è sempre stata la scuola; sarà colpa della retorica della ricerca dell’efficienza e dell’eccellenza a tutti i costi che si è ormai diffusa in essa. Ma ciò che è successo ci ha posto di fronte ad una dura realtà e siete stati voi a sbattercela in faccia.
Noi, troppo spesso ce lo dimentichiamo, non siamo impiegati del catasto. Dovremmo essere costruttori di teste, guide della conoscenza, edificatori dal basso di quella cosa bella e grande che si chiama democrazia. E troppo spesso non lo siamo stati.
Ecco perché oggi, dopo questi giorni intensi e convulsi, sentiamo il bisogno di andare al di là della stessa condanna di ogni forma di molestia, di violenza, di prevaricazione tanto più grave e imperdonabile se praticata da chi è chiamato a svolgere una funzione educativa.
Diciamoci la verità, al di là del merito dei fatti specifici emersi in questi giorni, sui quali ormai indaga l’autorità giudiziaria, di fronte all’evidente inadeguatezza di chi doveva offrire in questi giorni ben altre risposte, noi docenti forse non siamo stati in grado di ascoltare, di vedere e quindi di capire il disagio che evidentemente pervadeva nel profondo questa scuola.
E di questo, noi tutti, non possiamo non sentire il rimorso.
Come diceva Edmond Rostand, “Anche se non si è fatto nulla di male/Si han di sé mille piccole nausee il cui totale/Non dà un rimorso, no, ma un oscuro tormento.
Al di là di come finirà questa vicenda dal punto di vista giudiziario rispetto a chi vi è coinvolto (e per il quale vale sempre la presunzione di innocenza), il tema che ci avete posto di fronte è quindi molto più grande, per certi versi anche più grave.
A cominciare da quello di superare fino in fondo una cultura sessista e del possesso, certa concezione predatoria della relazione tra i sessi, su cui, nonostante la modernità che pervade le nostre vite, non si riflette mai abbastanza.
Una cultura che non può essere banalizzata solo come espressione di atavici pregiudizi e di comportamenti scorretti e che è, invece, qualcosa di molto più pervasivo e radicato per poter essere sconfitto solo con le denunce e le iniziative giudiziarie.
Qualcosa che sta dentro di noi e di cui troppo spesso siamo inconsapevoli e che emerge in forme troppo spesso superficialmente sottovalutate ma che feriscono, lacerano nel profondo, distruggono coscienze.
Ecco, care ragazze e cari ragazzi, quando rientreremo in classe insieme dovremo lavorare su come tornare ad essere davvero una comunità protesa alla difesa della dignità di tutte e di tutti.
E magari ci insegnerete a superare quel rimorso e quell’oscuro tormento di cui parlava Rostand.
Firmato i docenti
Gabriele Petrone
Angela Pagliarulo
Alfonso Tarantino
Francesco Cirillo
Biancamaria Iusi
Giovanna Migliano
RASSEGNA STAMPA
Monica Vitti, sogno e coscienza della nostra giovinezza, non c’è più…
Auguri Barbara di buon compleanno…
Auguri Umberto…e sono 21…
Il male assoluto…
Giornata della Memoria 27 gennaio 2022. Seminario presso l’IIS “Valentini”, Castrolibero.
Che cos’è il «male assoluto» ?
Il male senza una ragione vera, comprensibile, più che altro il male compiuto senza alcuna vera giustificazione.
In realtà storicamente il male ha sempre cercato di essere «giustificato» nelle relazioni tra esseri umani.
Un uomo deve poter avere una giustificazione per uccidere.
Con la Shoah lo sterminio fu possibile solo grazie ad un processo di “disumanizzazione delle vittime”. Convincersi che chi si uccideva, fosse adulto, anziano, donna o bambino non era un essere umano.
È questo il male assoluto.
(Dalle slide del mio Seminario oggi a scuola, l’IIS “VALENTINI” di Castrolibero sul tema: “L’Europa: dagli orrori della Shoah al valore dell’unità. Memoria come valore per la costruzione dell’oggi”).
L’Europa, dagli orrori della Shoah al valore dell’unità slides
Buon Natale davvero a tutte e a tutti
Ma ci siamo dimenticati dell’anno scorso ?
Chiedo scusa a tutti, ma ci siamo dimenticati dell’anno scorso, quando eravamo in lockdown parziale o totale, bar, ristoranti, cinema e teatri chiusi, i trasporti pubblici praticamente azzerati, le attività produttive a regime ridotto, la scuola e l’università in DAD e ci preparavamo ad un Natale tra pochi e con il coprifuoco ? Ci siamo dimenticati delle centinaia di migliaia di contagi, dei reparti saturi e delle terapie intensive occupate e, soprattutto, dei centinaia e centinaia di morti quotidiani ? Se oggi conduciamo una vita più o meno normale lo dobbiamo ai vaccini che quantomeno ci salvano dalla malattia grave e dalla morte e al tanto vituperato “Green Pass” che oggi tutta l’Europa ci sta imitando. Il Covid 19 è destinato ad essere un insidioso compagno delle nostre vite per molti anni, forse decenni. Dobbiamo essere consapevoli che lo sconfiggeremo non solo rispettando le regole ma promuovendo la vaccinazione globale perché non ci si salva da soli. Questa pandemia impone la solidarietà e rende l’egoismo un vano blaterare di uomini piccoli piccoli. Una sfida per rifondare gli stessi concetti di democrazia e di libertà che mai come questa volta hanno senso se riguardano tutta l’umanità e non solo pochi privilegiati.