Archivi del mese: giugno 2015

La riforma della scuola facciamola noi

La Scuola di Daniele Luchetti

Pubblicato su La C News 24

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Quella che il Parlamento sta varando a colpi di voti di fiducia è una pessima legge e chiamarla riforma non solo è pretenzioso ma addirittura ridicolo.

Questa legge non affronta nessuno dei problemi della scuola.

L’articolato scaturito dopo diversi rimaneggiamenti parlamentari è confuso, pasticciato e genererà sin dall’avvio del prossimo anno scolastico una marea di ricorsi con docenti e dirigenti che passeranno più ore nelle aule dei tribunali amministrativi che a scuola.

Una legge confusa ma anche ingiusta perché assume solo una parte dei precari che pure avrebbero titolo ad entrare nel mondo della scuola per il semplice fatto che già ci lavorano da anni;  con profili di incostituzionalità nella parte che riguarda la chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, nonostante positivi ma insufficienti aggiustamenti; una legge che sconvolge fino a negarli i diritti alla mobilità territoriale e professionale. Continua a leggere

I muri nella storia non hanno mai fermato nessuno.

Strage in Siria

Vi stanno dicendo: “chissenefrega”, ci rubano il lavoro, sono sporchi e portano malattie, sono solo la scusa per imbrogli e tangenti…ma loro continueranno a venire semplicemente perché vogliono scappare da morte certa.

Forse che quando si sta per annegare non ci si aggrappa anche ad un pezzo di legno pieno di chiodi acuminati ? Forse che la paura di morire annegati è peggiore di quella di morire ammazzati, sgozzati, fatti a pezzi da bombe e armi automatiche ? Cosa fareste voi per mettere in salvo voi stessi e/o per dare una speranza ai vostri figli che rischiano di morire ogni giorno di fame, di persecuzione e di guerra se non cercare di scappare dove pensate che la vita sia migliore ? Vi farebbe forse paura un ragazzone con le felpe variopinte o una elegante signora bionda che vi urlano addosso “fuori i negri” ? Vi fermerebbero forse muri alti, sentinelle, filo spinato ? Continua a leggere

La società senza memoria e senza vergogna

Migranti

È lodevole l’iniziativa di tanti sinceri democratici che, in queste ore di egoismo elevato a cultura di stato, raccontano di quando eravamo noi italiani ( e anche tanti europei) ad essere migranti, maltrattati, calpesti e derisi. Io stesso c’ho provato e continuerò a provarci.

Ma comincio a pensare che siano davvero troppi gli italiani egoisti e fondamentalmente razzisti, tranne quando li si sorprende a caccia di prostitute a buon mercato e di colore sulla tangenziale o a fare affari sporchi con i paesi del quarto mondo (patata et pecunia non olent).

Oggi si indignano perché la Francia ha chiuso le frontiere, ma solo perché il problema rimane loro sul groppone ed i neri deturpano le belle stazioni costruite sulle tangenti. Hai voglia a ripetere che i nostri nonni li lasciavano sei mesi ad Ellis Island, Continua a leggere

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