Archivi del mese: agosto 2018
Salvini nel cul de sac
Chiariamo subito prima che si scateni la solita ridda di commenti senza capo e né coda orientati solo dalla tifoseria che ormai caratterizza tutto il dibattito pubblico italiano.
1. Salvini è indagato formalmente per come prescrive la Costituzione presso il Tribunale dei Ministri per abuso d’ufficio e altre ipotesi di reato piuttosto gravi tra cui sequestro di persona. Nessun abuso ma esercizio della obbligatorietà dell’azione penale anch’essa sancita dalla Costituzione. In altre parole il Procuratore, in questo caso di Agrigento, non solo può ma DEVE agire se individua nell’azione di un cittadino, anche e soprattutto se Ministro, elementi di reato. Tutti i discorsi sulla opportunità della azione del Procuratore sono, pertanto, giuridicamente e sostanzialmente inconcludenti.
2. È stato lo stesso Salvini a rivendicare la sua azione, che è consistita nel non aver comunicato al Ministero delle infrastrutture competente sui porti, dove far sbarcare la “Diciotti”. Sorprendersi perché un giudice fa il suo dovere o addirittura minacciarlo per interposta persona è sintomo di una concezione ben strana della legge e di uno Stato democratico sulla cui Costituzione il nostro ha giurato (magari se la leggeva prima non era male).
3. Io sono garantista fino al midollo. In un sistema democratico e di diritto tutti sono innocenti fino a sentenza definitiva. Salvini non deve dimettersi. Magari qualche imbarazzo lo avranno Di Maio che chiede le dimissioni anche di chi non è neanche indagato (purché suo avversario) o Conte che dice, da avvocato, “non possiamo aspettare i tempi della giustizia”. O vale per tutti o per nessuno. È la legge bellezza.
In ultimo una considerazione politica: Salvini è rimasto incastrato nel suo stesso giochino. Ha fatto il duro con i poveri 170 eritrei della “Diciotti” mentre, nel silenzio generale, da luglio ad oggi di migranti ne sono sbarcati in Puglia e in Calabria più di 500. Ha cercato di forzare l’Europa minacciandola sulla base di presupposti giuridici inesistenti, che gli ha risposto picche. Ha sperato che Mattarella o Conte lo scavalcassero per avere la scusa di aprire un’altra querelle con la UE e magari una crisi di governo che portasse alle elezioni e lui capitalizzasse al massimo la sua battaglia senza paura contro i perfidi poteri forti che non lo fanno governare, ma gli è andata male. Hanno trovato il compromesso grazie alla Chiesa che ha dichiarato di accogliere gli eritrei (a proposito in Eritrea c’è una delle più feroci dittature del globo lo sapevate ?), come se le procedure di accoglienza non rimanessero in capo allo Stato italiano. Un escamotage per uscire dal cul de sac in cui si era infilato insieme al governo. Bugiardo, ipocrita, inaffidabile sul piano politico. Sul piano giudiziario ci saranno giudici a valutare. Perché c’è sempre un giudice a Berlino.
ZTL nel Centro Storico è provvedimento demenziale e dannoso per lo sviluppo dell’intera città.
L’arroganza con la quale il Sindaco di Cosenza e la sua maggioranza insistono nel difendere l’istituzione della ZTL nel Centro Storico è pari soltanto all’assoluta mancanza di idee e di visione che si manifesta giorno dopo giorno nel governo della città.
Il PD non è, in linea di principio, contrario alle ZTL, soprattutto nelle aree dove più intenso è il traffico e l’inquinamento atmosferico e acustico.
Il Sindaco si riempie la bocca di città a misura di pedone ma le sue scelte demenziali in termini di viabilità hanno solo aumentato il traffico e il conseguente inquinamento in città, senza contare lo stress a cui sta sottoponendo le imprese commerciali giù fortemente colpite da questi anni di crisi.
Nel Centro Storico la scelta della ZTL appare, poi, in tutta la sua assurdità: un’area caratterizzata da una progressiva desertificazione che l’ha trasformata in una periferia marginale oggi viene chiusa al traffico senza prevedere un piano di parcheggi per visitatori e residenti né forme di sostegno alla circolazione che possano sostenere la mobilità di anziani e disabili. I pochi operatori commerciali che a stento mantenevano aperte le loro attività ricevono da questo provvedimento un colpo fatale, senza contare che istituzioni storiche importanti, come la Curia, che del Centro Storico rappresentano il vero e proprio cuore da secoli, hanno già annunciato la delocalizzazione dei propri uffici. Se a questo si aggiunge anche lo spostamento ormai in atto del Provveditorato agli Studi il processo di desertificazione e marginalizzazione sarà definitivamente compiuto.
La cosa paradossale e che ha il sapore di una vera e propria beffa è la circostanza che i parcheggi selvaggi nel Centro Storico continuano ad esserci ad opera di cittadini che il Comune non ha neanche censiti all’anagrafe e che hanno occupato abusivamente case dopo lo sgombero del campo ROM di Vaglio Lise. Il Comune, ad oggi, non sa nemmeno chi sono e dove stanno contravvenendo ad elementari regole della difesa della loro stessa incolumità, figuriamoci se è in grado di sanzionarli per divieto di sosta !
La ZTL arriva così a completare il processo di trasformazione del Centro Storico in periferia degradata e abbandonata a se stessa.
La verità è che il Sindaco Occhiuto del Centro Storico non sa di che farsene: oscilla tra la frenesia demolitrice e l’ansia conservatrice senza soluzione di continuità. Un giorno demolisce palazzi il giorno dopo vuole espropriarli per ristrutturarli. Sfugge il confronto con la Regione Calabria su possibili finanziamenti faticosamente conquistati nella passata legislatura nazionale come i 90 milioni del CIPE (e che come cosentini abbiamo tutti il dovere di spingere perché siano programmati e spesi al più presto) e inventa ogni giorno qualcosa di nuovo e di peggio per la qualità della vita dei cittadini.
I cittadini sappiano, comunque, che il PD, pur essendo all’opposizione in Comune, non li lascerà soli. Il PD guarda al Centro Storico di Cosenza non come ad un problema ma come ad una straordinaria e strategica risorsa per lo sviluppo di tutta la città. E’ questa la differenza tra chi fa politica per il bene comune e chi, invece, ogni giorno s inventa qualcosa solo per coprire il vuoto pneumatico di idee per lo sviluppo della città che è ormai manifesto a tutti, soprattutto a chi a questa amministrazione ha riservato in passato copiosi consensi.
Gazzetta del Sud del 2 agosto 2018
Il Quotidiano del 2 agosto 2018