Attualità

Io, docente, farò il test seriologico…

Un test seriologico

La scuola deve ripartire. Tutti dobbiamo farci carico di questo obiettivo: docenti, studenti, famiglie e, ovviamente, i dirigenti, il Ministero, il Governo, le Regioni e gli enti locali. Tutti. Quindi si discuta fino alla fine ma si lavori per garantire ripartenza e sicurezza. Io farò il test sierologico (che è volontario) e rispetterò tutte le misure che saranno previste. È il mio dovere. E tornerò in classe per ritrovare i miei studenti. Facciamolo tutti il nostro dovere e ce la faremo.

Riaprire le scuole atto di responsabilità…

Riaprire le scuole

Come insegnante credo che riaprire le scuole sia un atto di responsabilità verso il Paese. Un Paese senza scuola muore. Tutti, dirigenti, insegnanti, ATA, studenti e famiglie abbiamo il dovere di fare di tutto perché a settembre si ritorni in classe. Con fiducia e responsabilità individuale e collettiva. Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare.

Replica al Commissario del PD: “Nessuna falsa affermazione nella nostra dichiarazione”

Simbolo del PD

Simbolo del PD

Caro Miccoli, la nostra dichiarazione stampa non contiene nessun falso, né lieve e né clamoroso. Infatti, nella nostra nota non abbiamo mai affermato che la tua segreteria è stata commissariata, che il rapporto Barca si riferisse specificatamente all’anno 2012, che le iscrizioni online risalissero a quella data. Abbiamo solo affermato che il tuo agire di commissario a Cosenza risente dalla sindrome che ti avrà procurato l’analisi impietosa che Fabrizio Barca ha fatto del partito romano. A quel partito tu non eri affatto estraneo, né puoi tirarti indietro rispetto alle responsabilità di un modello fondato sui capibastone e sui pacchetti di tessere.A Roma anche le pietre sanno come e perché tu ne sei stato un protagonista di quel sistema, non certo da spettatore passivo. Ci teniamo, pertanto, a ribadirti che non puoi pensare di importare quel modello a Cosenza, dove la tradizione e la storia dei gruppi dirigenti del PD è assolutamente lontana mille miglia da quei metodi. Del resto dalla tua precisazione non smentisci nulla dei contenuti e dei fatti politici riportati nella nostra dichiarazione. Non hai potuto smentire neanche che il tentativo di restaurazione al circolo di Tor Bella Monica sia avvenuto attraverso un pacchetto di tessere on line. Anzi,  giustifichi pure che durante la tua segreteria non si fecero iscrizioni online, quasi quasi lasciando intendere quanto fosse deleteria questa forma di tesseramento che tu da commissario vorresti, invece, imporre come via esclusiva per la iscrizione al partito. Infine, non di poco conto, è curioso il fatto che tu non abbia ancora risposto alla nostra richiesta di ritiro del ‘tuo’ regolamento, di applicare anche a Cosenza, come nel resto della Calabria e di tutta l’Italia, il regolamento e lo statuto nazionale. Rimane, poi, ancor di più attuale la nostra richiesta di convocazione di una assemblea provinciale dei segretari di circolo.

 

Gabriele Petrone
(Segretario Circolo PD Centro Storico e Frazioni Cosenza)

Damiano Covelli
(Capogruppo PD Comune di Cosenza)

La replica di Marco Miccoli

La risposta sul Fatto di Calabria

A Cosenza il PD ha una storia gloriosa…

Simbolo del PD

Simbolo del PD

“Ciascun dal proprio cuor l’altrui misura”. Niente più delle parole del Metastasio può rendere l’idea di quello che è effettivamente il metodo di direzione del partito che anima l’agire del Commissario della Federazione del PD di Cosenza, Marco Miccoli. Ognuno giudica gli altri partendo da come effettivamente è egli stesso e dalla sua esperienza. Miccoli non ha memoria storica e conoscenza della tradizione e della gloriosa storia dei gruppi dirigenti che hanno dato vita e diretto il PD cosentino. Lui pensa di dirigere Cosenza allo stesso modo di come ha fatto da segretario del PD romano. Probabilmente, ancora oggi non si è liberato dalla sindrome che gli avrà potuto provocare il rapporto di Fabrizio Barca sullo stato del tesseramento e dei circoli a Roma. Erano i tempi in cui si registravano gli effetti devastanti di “mafia capitale”. Il PD diretto da Marco Miccoli, poi commissariato, fu oggetto di una analisi impietosa. Quello di Fabrizio Barca fu un atto di accusa senza appello: si denunciavano esplicitamente “i tratti di un partito non solo cattivo ma pericoloso e dannoso”, dove “non c’era trasparenza” e che “lavorava per gli eletti anziché per i cittadini”.
Proprio a Roma, poi, fu emblematica l’esperienza del Circolo di Tor Bella Monica dove, proprio grazie ad un pacchetto di 100 tessere online, si registrò il tentativo di una scalata ostile ad un autentico processo di rinnovamento i cui protagonisti erano ragazzi e ragazze, anche coraggiosi per fronteggiare la realtà sociale di quel quartiere. Insomma con le tessere online si sarebbe voluto consegnare il comando del partito al peggio dei capibastone e dei padroni dei pacchetti di tessere.
Caro Miccoli noi stiamo dalla parte della pasionaria Pina Coccia, la storica dirigente del circolo di Tor Bella Monica, ed è per questo che non possiamo accettare che attraverso artifici e raggiri di un regolamento provinciale del Commissario (unico in Italia) si possa riproporre nella Provincia di Cosenza quel modello caratterizzato da forti “deformazioni clientelari” e da “una presenza massiccia di carne da cannone di tesseramento” (citazione testuale rapporto Barca).
Sappi che il corpo militante e vitale degli iscritti del nostro partito, a partire dai Segretari di Circolo, dei simpatizzanti e degli elettori non consentirà che ciò avvenga.
Ti chiediamo che anche nella nostra Federazione venga coerentemente applicato lo Statuto nazionale e il Regolamento nazionale del tesseramento.
Ti chiediamo pertanto di ritirare il “tuo” regolamento e di convocare una assemblea provinciale di tutti i segretari di circolo del partito, per poter avere finalmente una sede legittima e trasparente nella quale discutere sulle forme organizzative e sulla campagna di tesseramento del PD nella provincia di Cosenza.

Gabriele Petrone

Segretario Circolo PD “Centro Storico e Frazioni”

Damiano Covelli

Capogruppo PD Comune di Cosenza

 

Il Quotidiano del Sud del 3 agosto 2020

Il Quotidiano del Sud del 3 agosto 2020

 

Il Fatto di Calabria

Calabria News 24

Corriere della Calabria

Il Quotidiano del Sud del 3 agosto 2020

La replica di Marco Miccoli

La risposta sul Fatto di Calabria

Falsi come una moneta di tre euro…

Falsa moneta di tre euro

Falsa moneta di tre euro

Riflettevo tra me e me su quante persone false come una moneta di tre euro conosco…mentono cercando di convincerti che sono sinceri e trasparenti, i veri difensori dell’etica…Che le pernacchie li sommergano…

26 luglio 1953: assalto alla Miocada ed inizio della rivoluzione cubana

Caserma della Moncada a Santiago de Cuba

Caserma della Moncada a Santiago de Cuba

C’è un episodio oggi quasi dimenticato della storia del ‘900, l’assalto alla caserma Moncada a Santiago de Cuba il 26 luglio del 1953. Fidel Castro, il fratello Raul e una manciata di rivoluzionari tentarono di impadronirsi della Caserma Moncada a Santiago approfittando del Carnevale cubano che si svolge proprio in quei giorni. Fu un fallimento culminato con caduti, arresti, torture ed esecuzioni sommarie del regime di Fulgencio Batista. Ma Fidel Castro, con la sua difesa nel processo lo trasformò in un successo politico, preludio della rivoluzione dei “barbudos” della Sierra Maestra del 1959 a cui partecipò anche Che Guevara. È stata forse l’ultima vera rivoluzione dell’età contemporanea, con le sue luci e le sue ombre. Comunque animata dal desiderio e dalla volontà di costruire un “mondo nuovo”. Almeno di quel desiderio e di quella volontà ci sarebbe bisogno anche oggi.

Commenti
    Archivio