Attualità
Quando certa politica è disgustosa
Salvini è un mascalzone. Non c’è altro modo per definire uno che dice che l’Italia è rimasta finora indenne dagli attacchi terroristici perché complice dei terroristi in quanto accoglie gli immigrati. La verità è che lui fa il tifo affinché il prossimo attentato avvenga in Italia. Per lucrarci sopra con demagogia a buon mercato. Disgustoso.
La banalità del male e il male del complottismo…
Riflettevo questa mattina con i miei studenti sui due fatti di questa giornata: l’anniversario dell’eccidio di Capaci e il drammatico attentato di Manchester.
Due fatti assolutamente diversi, ovviamente, ma che ci hanno spinto a riflettere sul tema del male.
Chi uccise Falcone, la moglie e la sua scorta era un vile assassino che a guardarlo non gli avresti dato due lire, Totò Riina.
Basso, tarchiato, rozzo pur nella sua finissima intelligenza criminale.
Chi ha compiuto la strage di Manchester, assai probabilmente, sarà stato un ragazzo vestito come le sue vittime, con lo zainetto nel quale portava la sua bomba.
Un tipo come tanti, mimetizzato tra le sue vittime.
E allora cos’è il male ? Sono oscuri cospiratori chiusi in lontani castelli che complottano contro l’umanità come gli uomini della Spectre dei film di 007 o persone normalissime a vedersi che non riconosci per strada ? Continua a leggere
We cry for Manchester…
25 anni fa…
Festa della mamma, una festa non scontata…
Non pensate che a Festa della mamma sia cosa poi tanto scontata. E non solo per tutte le volte che la maternità viene violata nel mondo ma per il fatto che nella stessa cultura occidentale la maternità è stata vissuta come un “accidente necessario”. Il maschilismo imperante ha spesso vissuto questa prerogativa femminile con invidia e fastidio, in ogni caso negando alla madre il ruolo educativo che naturalmente le competeva. Rifletteteci solo un attimo: c’è la figura della madre nella grande letteratura per l’infanzia ? In “Cuore” è il padre la figura educativa centrale. In “Pinocchio” la madre è forse la Fata turchina, quindi posta in una dimensione soprannaturale. I grandi romanzi europei per l’infanzia vedono protagonisti bambini orfani. I personaggi di Walt Disney sono tutti senza mamma, in una concezione completamente asessuata dell’educazione. Ecco perché la Festa della mamma è anche una forma di riconoscimento civile ad una figura centrale della vita di ciascuno. Auguri mamme…
Una persona degna di essere ricordata…
Ho conosciuto l’avv. Ernesto D’Ippolito attraverso mio fratello Massimo, che ne è stato allievo nella nobile professione forense. Persona di straordinaria cultura era un piacere conversare con lui. Era profondamente anticomunista ma non ideologico, da buon liberale. Con me si prendeva il gusto di “sfottermi”. Quando mi lamentavo con lui sulla debolezza del “garantismo” nella sinistra amava punzecchiarmi: “Perché nonostante tutte le vostre svolte voi comunisti, sui temi della giustizia, non siete mai stati laici. Anzi non solo sulla giustizia, siete rimasti una Chiesa”.
Per molti aspetti aveva ragione. Di certo si sentirà la sua mancanza in una città come Cosenza che, negli ultimi anni, si è sempre più impoverita e involgarita culturalmente. Anche per questo non possiamo non ricordarlo…
Basta ciance…Buon 25 aprile
Provateci un attimo…solo per un attimo provate ad immaginare cosa sarebbe successo se il 25 aprile del 1945 avessero vinto quegli altri…
Capirete allora il fastidio che mi produce il riproporsi ogni anno delle solite polemiche su questa Festa.
Vi apparirà anche discutibile l’ultima arrivata da Roma, quella sul con chi sfilare e con chi no. Per fortuna a Milano e nel resto d’Italia il corteo sarà, come sempre di tutti.
Perché io ci penso ogni anno a come sarebbe stata l’Italia, l’Europa e il mondo se a vincere fossero stati quegli altri.
Perché la libertà, la democrazia e la difesa dei diritti fondamentali dell’uomo sono cose serie, per le quali dobbiamo ringraziare il cielo (e coloro che ce le hanno conquistare) tutti i giorni. E temercele ben strette, altro che ciance…
Psicopatologia del fallito esistenziale ai tempi di Internet…
Il fallito esistenziale è uno dei drammi del nostro tempo interconnesso. Prima dell’avvento dei social i falliti al massimo diventavano gli scemi del villaggio, magari circondati dalla solidarietà tollerante dei compaesani. Oggi se ne stanno abbarbicati alla tastiera di Facebook dispensando il loro rancore a piene mani contro tutti coloro che non sono falliti. Perché una cosa non è cambiata: il fallito crede che il suo fallimento sia il frutto di un complotto di tutti contro di lui, che chi ha avuto successo è solo un raccomandato, un imbroglione, un venduto, un lecchino, ecc.. Che solo lui è onesto e puro in un mondo di ladri. E magari ha appena parcheggiato la sua macchina, di cui ha pagato solo la prima rata, nel parcheggio per disabili. L’ideologia del rancore si nutre anche del risentimento sordo e cieco di tanti falliti, di eterni Peter Pan, di gente che è fallita anche nell’esercizio dell’imbroglio. Oggi si ritrovano spesso insieme a tanti altri come loro e a persone, tante, che qualche ragione per essere incazzate ce l’hanno pure e tra di loro si mimetizzano. Con il risultato che stanno trasformando la lotta di classe e per il cambiamento vero in un conflitto individualistico contro tutti i gatti che non riescono a vedere se non bigi. Continuo ad avere per i falliti esistenziali comprensione umana. Per la tolleranza confesso che ci devo lavorare…
I ciucci non volano…
Francamente trovo insopportabile l’atteggiamento di alcuni che, pur di contrapporsi a coloro che considerano “nemici”, sono pronti a sostenere le cose più incredibili. State tranquilli che se un “nemico” dovesse correttamente sostenere che i ciucci non possono volare ci sarà sempre qualcuno pronto a giurare che invece volano e proprio ieri gli hanno pure cagato in testa…
Vaccini ? Si, sempre, grazie…
Come purtroppo spesso capita in Italia si tende ad ideologizzare tutto.
La scienza, tuttavia, dovrebbe servire a farci ragionare partendo da dati di fatto, che sono anche dati statistici. Dire che alcuni vaccini possono far male alla salute di qualcuno è una ovvietà.
I dati statistici dimostrano però che sono davvero pochi, rarissimi i casi in cui qualche singolo vaccino possa aver fatto male a qualcuno. È compito della scienza ridurre fino a far sparire del tutto questi casi. Ma non vaccinarsi o non vaccinare i propri figli perché si è letto da qualche parte detto da qualcuno (spesso non un medico ma un ciarlatano qualunque la cui parola vale come quella del ciurlatore del bar di sotto) che i vaccini fanno male è da dementi.
Fino al Novecento ci beccavamo le epidemie perché non avevamo i vaccini. E quando si moriva come mosche ce la si prendeva con Manitù e ci si rivolgeva agli stregoni.
Oggi gli stregoni imperversano sul web e per andare contro comunque a tutto e a tutti (magari contro gli affari delle multinazionali del farmaco che notoriamente preferiscono, per semplice logica di profitto, vendere farmaci terapeutici che vaccini) si finisce per ricreare la condizione di una umanità in pericolo. Per questo io dico sempre: vaccini ? Si, sempre, grazie.