Attualità
Vota Partito Democratico, vota #Guccionesindaco, vota #laGrandeCosenza
La campagna elettorale a Cosenza
Goodbye Alì…
Sei stato grande, sei stato nobile, sei stato leale sul ring e fuori.
E quando è venuto il momento di scegliere tra i tuoi ideali e le tue convenienze non hai avuto esitazione a scegliere i primi. Per poi tornare, più grande e forte di prima quando nessuno scommetteva nulla su di te. Mi ricordo bambino vedere i tuo incontri con mio padre sulla TV in bianco e nero, ricordo la tua forza straordinaria, il tuo coraggio e il tuo cuore generoso. Rivedendo il film a te dedicato con mio figlio mi è venuto facile indicarti come esempio.
Oggi il mondo piange un uomo che ha reso vera la parola “campione”. Goodbye Alì…
Il valore irrinunciabile del voto
Guardatela bene…è la scheda con la quale settant’anni fa le donne e gli uomini d’Italia decisero il loro futuro. Per oltre vent’anni la dittatura fascista aveva negato la possibilità e l’utilità del voto. Non dimentichiamo mai il valore irrinunciabile del voto. Votare è un diritto e non è mai inutile…
Ciao Marco…
Diciamo la verità: a noi comunisti Marco Pannella e i radicali non piacevano. Noi comunisti ci sentivamo portatori di una idea altra di mondo in cui a contare erano le masse non gli individui. Pannella invece ci richiamava al tema dei diritti ed alla concezione più pura della democrazia, perché non ci sono diritti collettivi e neppure civili se non si parte dal riconoscimento dei diritti individuali. Una concezione purissima della democrazia che abbiamo imparato anche grazie alle battaglie di Marco Pannella e dei radicali. Il divorzio, l’aborto furono battaglie vinte dalle masse ma senza Pannella e i radicali forse avrebbero molto stentato ad affermarsi. Garantismo, diritti dei detenuti, diritti delle donne, dei gay, persino la legalizzazione della cannabis sono battaglie per le quali dobbiamo ringraziare Marco Pannella e i radicali. Ed impegnarci a portarle avanti. Ciao Marco…
Chi sono i militanti dell’antipolitica
Articolo di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera del 17 maggio 2016
Non sempre condivido ciò che scrive Panebianco. Tuttavia questo articolo lo sottoscrivo dal primo all’ultimo rigo…
La metrotramvia per una Cosenza moderna, efficiente, europea.
Ecco cosa sarà davvero la metrotramvia a Cosenza, altro che balle…Questa è la Cosenza che vogliamo: moderna, efficiente, europea.
Guardate questo filmato. Ci su rendering e rendering.
Le risposte inevitabili
La si smetta di menar il can per l’aia e di parlare d’altro. Qui la questione non è attaccare l’ex sindaco in maniera più o meno ortodossa sui suoi debiti personali. I debiti non sono un reato. Il tema è capire se, atteso che il Comune, come terzo pagatore, ha già pagato debiti personali dell’ex Sindaco, in presenza di un inevitabile contenzioso si crea oggettivamente un caso di incompatibilità e, quindi, di ineleggibilità. È interesse di tutti i cittadini sapere con chiarezza come stanno le cose. Rispondendo nel merito e senza vittimismi. La chiarezza è il primo requisito di chi si candida a governare, o no ?
Deputati PD: ‘Chiarire se Occhiuto può essere sindaco’
Avere debiti non è un reato. Avere debiti, anche indirettamente, con in amministrazione di cui ci si candida alla guida, per legge, crea una condizione di incompatibilità. È giusto che i cittadini lo sappiano. È un atto di trasparenza. Si può rispondere senza vittimismi e chiarendo ogni dubbio, please ?
Ritiro di Presta va rispettato
Lucio Presta si è ritirato per gravi motivi personali che farebbero tremare le vene ai polsi a tutti. Ma il progetto politico che aveva messo in campo insieme al Centrosinistra ed ad una vasta alleanza civica contro chi, in questi anni ha letteralmente occupato il Comune con interessi particolari se non addirittura privati, resta in campo. Noi lo porteremo avanti alla faccia degli sciacalli e degli avvelenatori di pozzi che continuano ad imperversare anche in queste ore. #andiamoavanti
Sgarbi assessore a Cosenza non è una proposta seria
Voglio fare outing con il prof. Sgarbi: ebbene si, sono sovrappeso, dica pure obeso, e come diremmo a Cosenza: “Eh moh?”.
Sgarbi non smentisce il suo tratto, la tendenza al turpiloquio ed all’offesa personale, il trascinare la contrapposizione politica, anche polemica, sul piano della rissa.
Le diffamazioni, quelle presunte e quelle reali si discuteranno, se sarà il caso, in Tribunale.
Anche se – per vero – l’infantilismo elementare degli ultimi insulti (“obeso e incontinente”) m’hanno piuttosto riportato all’età felice, al punto che dovrei forse dire tutto alla maestra, più che invocare il giudice !!!
Non sfugge a nessuno, tuttavia, che l’accanimento polemico di Vittorio Sgarbi contro di me è piuttosto il frutto dei/delle soliti/solite suggeritori/suggeritrici locali, usi all’antica pratica dell’avvelenamento dei pozzi e che credono di poter utilizzare il noto critico d’arte come oggetto contundente contro gli avversari politici. Continua a leggere