Attualità

C’è chi…

Burattini e burattinai

C’è chi si crede un grande stratega ed invece è solo un burattino..

C’è chi dice di non essere servo di nessuno e invece cerca soltanto un nuovo padrone o cerca di tornare con il precedente con lusinghe e minacce…

C’è chi fa il grande oppositore di giorno ed il pigliaordini di notte…

C’è chi, come l’asino famoso, non decidendo se prima mangiare o bere, finisce per morire di fame e di sete… Continua a leggere

Cose buone, cose cattive…

Buono e cattivo

Cose cattive: i morti di speranza nel nostro mare, l’energumeno col pizzo che gli urla andate a casa, i cretini che protestano perché gli italiani perdono i concorsi da direttore di museo senza chiedersi perché capiti che i tedeschi ne capiscano di arte italiana più degli italiani, il solito cervello in affitto che condivide le fregnacce più insulse sul suo profilo…

Cose buone: i nostri marinai che salvano vite nel mare, Enzo Infantino che va a Gaza a distribuire aiuti e medicinali, i giovani volontari che spalano fango a Rossano ferita dal nubifragio, i tanti ragazzi che sorridono nonostante il futuro incerto, che fissano gli occhi nel cielo e si innamorano, la piccola alunna che corre a salutare la maestra sotto l’ombrellone, il vecchio amico con cui chiacchieri dopo tanto tempo…e non chiamatemi buonista…

Il Sud che non piange…

Ruspe sulla spiaggia di Corigliano

Le ruspe sulla spiaggia per ripulire dai detriti. A Corigliano e Rossano si lavora per riportare tutto rapidamente alla normalità. Nessuno si fascia la testa, nessuno si lamenta e basta. Calabresi testa dura e determinati che sanno guardare avanti. Con le istituzioni che stanno al loro fianco, come il Presidente Oliverio e oggi il Ministro Galetti, con il Prefetto, il Questore, la Protezione civile, i Sindaci, le centinaia di volontari e semplici cittadini al lavoro. Quando si fanno cose buone bisogna saperle valorizzare. Altro che piagnistei…

Risolvere il problema del “nostro” Sud.

L'Italia Rovesciata

Pubblicato su “Il Garantista” del 2 agosto 2015

In tutti i paesi la questione dello sviluppo unitario dei territori ha storicamente rappresentato una questione nazionale che è stata risolta a volte pacificamente e democraticamente a volte con la violenza e la guerra. Perché ogni paese ha un “nord” ed un “sud” e c’è sempre un “nord” più “nord”.

Prendiamo, ad esempio, gli USA, dove la questione Nord-Sud fu affrontata e risolta nel quadro di una delle più feroci guerre dell’età moderna, quando il problema dell’abolizione della schiavitù altro non era che la rappresentazione di un feroce conflitto tra due modelli di sviluppo, uno industriale e proteso all’espansione internazionale, l’altro agrario e chiuso in una dimensione tradizionale di una economia coloniale o post-coloniale.

Si pensi all’URSS staliniana dove industrializzazione e liquidazione brutale dell’economia contadina dentro il quadro ideologico della eliminazione dei kulaki come classe altro non erano che la scelta di un modello di sviluppo che si voleva in grado di competere con le altre potenze capitalistiche. Continua a leggere

A San Giovanni in Fiore per presentare il volume di Stefania Fratto, La vita che resta

La vita che resta di Stefania FrattoSan Giovanni in Fiore 2 San Giovanni in Fiore 3 San Giovanni in Fiore 4

IL VIDEO DELL’INIZIATIVA (Clicca qui)

Amici e nemici…

Roberto Calderoli

In politica bisogna sempre riconoscere chi sono gli amici e chi sono i nemici.
Per Roberto Calderoli della Lega la norma a favore degli LSU LPU calabresi è solo sfacciato assistenzialismo.
Ricordiamolo a Salvini quando verrà in Calabria a cercare voti e ricordiamolo anche a quei calabresi che gli vanno appresso.

Matteo Salvini

Quando popolo e rappresentanze istituzionali si muovono insieme i risultati arrivano.

Il Quarto Stato

La buona notizia che viene dal Senato per gli LSU LPU della Calabria mi ha riempito di gioia. Ci vedo qualcosa di più di una semplice vertenza sindacale. E’ la dimostrazione che unendo rappresentanze istituzionali e popolo si possono difendere i nostri territori non solo dai pregiudizi ma anche dalla semplice indifferenza. Una bella pagina, anche se è solo l’inizio. Tanto resta da fare e non solo per gli LSU LPU. Consentitemi alla fine, non per piaggeria, di ringraziare il mio partito che si è mosso a tutti i livelli (quando fa bene bisogna avere l’onestà di riconoscerlo) e la mia amica Enza Bruno Bossio che su questa cosa ci ha messo la faccia sin dal primo giorno. Ma ora andiamo avanti…

Questo Governo eviti la Vandea in Calabria…

Vandea

Quanto è accaduto oggi al Senato è vergognoso. 5000 famiglie di lavoratori precari calabresi vengono derubricati a fattore locale, ai soliti calabresi che cercano assistenza. Non si dice che si tratta di consentire alla Regione Calabria di spendere soldi propri. Non si dice che si tratta di difendere un percorso di contrattualizzazione che metta lo Stato italiano nella legalità facendolo uscire da una condizione di sostanziale sfruttamento di lavoro a nero. La battaglia comunque prosegue. Le forze politiche progressiste calabresi e la Giunta Oliverio sanno bene che la posta in gioco, oggi, è evitare che la Calabria precipiti in un ribellismo sanfedista e antipolitico. Il governo nazionale faccia di tutto per evitare che questa parte del Paese precipiti nella Vandea.

L’assurdità del diritto allo sputtanamento…

Le vite degli altri

Spiegatemi come fossi un bambino di sei anni: cosa c’entra il diritto di cronaca con il diritto da dare a chiunque di registrare, all’insaputa dell’interessato, conversazioni o immagini ? Un conto è riconoscere alla magistratura il diritto/dovere di indagare (ma anche di tenere riservate queste intercettazioni per usarle solo ai fini processuali e non per ottenere lo sputtanamento di chicchessia, fosse anche Totò Riina) un conto è costruire una repubblica in cui chiunque può registrarti anche quando fai un rutto…

Ciao compagni….

L'ultimo selfie dei giovani socialisti unccisi a Suruc

L’ultimo selfie dei giovani socialisti unccisi a Suruc

Salut camarades,
Hola compañeros,
Hei kamerater,
Hallo mates,
Hello mates,
Merhaba arkadaşları,
L’ultimo selfie dei giovani compagni socialisti morti nella strage in Turchia. 30 morti e oltre 100 feriti. Si erano dati appuntamento per ricostruire Kobane distrutta dalla guerra. Sono morti vittime di un attacco kamikaze di una ragazza di 18 anni dell’ISIS che si è fatta esplodere in mezzo a loro. Pace contro Guerra. Guerra contro Pace. Ed ancora una volta a morire sono sempre i ragazzi, il futuro, come da secoli a questa parte. Nell’anniversario della strage di Utoya in Norvegia dove a morire furono ancora giovani socialisti. In nome loro il socialismo europeo oggi dovrebbe riflettere e ritrovare le proprie radici di solidarietà, giustizia e tolleranza, invece di ritrarsi impaurito di fronte al volto arcigno dell’austerità imposto dai conservatori e al razzismo becero dell’ultradestra.
Nel loro nome e guardando i loro volti…

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