Costume

Che cosa sono le nuvole

Che cosa sono le nuvole. Scena.

Che cosa sono le nuvole. Scena.

 

In ricordo di Pier Paolo Pasolini

Ho pensato, come tanti, a scrivere qualcosa sui quarant’anni della morte di Pasolini…tutto mi sembrava però poco, riduttivo. Ed allora ecco la scena finale di uno dei suoi film, forse tra i meno noti, “Che cosa sono le nuvole” con un cast straordinario (Totò, Ciccio e Franco, Ninetto Davoli, ecc.) e questo cameo del giovane Modugno che interpreta un operaio della nettezza urbana che raccoglie i resti di due burattini che hanno appena interpretato Otello e Iago e sono stati distrutti dalla furia degli spettatori immedesimatisi nella vicenda della tragedia di Shakespeare. È un film bellissimo che si interroga sulla tradizionale contrapposizione tra realtà e rappresentazione e si chiude con un atto d’amore.

Le parole di Totò-burattino-Iago che, guardando le nuvole vere esclama: “Ah, meravigliosa e straziante bellezza del creato”. Ve lo dedico, amici miei, in ricordo di uno dei più straordinari artisti ed intellettuali del nostro tempo…

Scena finale di: Cosa sono le nuvole

L’ideologia del rancore e dell’invidia sociale

Rancore

Pubblicato su “Il Garantista” del 26 ottobre 2015

Ma ci siamo chiesti perché, nonostante da più di vent’anni in Italia il discorso pubblico sia “fissato” sulle coordinate della “moralizzazione” ogni giorno le cronache ci consegnano un quadro desolante di corruzione (vera o presunta) e di comportamenti non etici che investono non soltanto i potenti, politici e “colletti bianchi”, ma anche larghe fasce della società, dagli impiegati che imbrogliano con il cartellino ai falsi invalidi che prendono pensioni come ciechi e poi vengono sorpresi a guidare la macchina.

Insomma, nonostante i Travaglio, i Santoro, i talk show, i giornali di successo e le ondate continue di indignazione on line, la corruzione non solo non diminuisce ma addirittura si ha la sensazione che aumenti giorno dopo giorno, con episodi che ne dimostrano praticamente il carattere di massa.

A mio parere non è soltanto un problema di dissociazione tra comportamento pubblico e comportamento privato (la doppia morale gesuitica è sempre stata di casa dalle nostre latitudini) che pure porta gli impiegati arrestati di Sanremo ad esprimere sulle loro bacheche social il massimo della indignazione contro la “casta politica corrotta” e contemporaneamente truffare lo Stato rubando sul tempo e gli straordinari. Continua a leggere

Come affrontare la crudeltà della morte

La Pietà di Michelangelo Buonarroti

La Pietà di Michelangelo Buonarroti

Pubblicato su “Il Garantista” del 15 ottobre 2015

Un ragazzo di 17 anni della nostra città si è tolto la vita.

Era un ragazzo normale, con il volto fresco dei nostri figli, con gli stessi problemi, gli stessi pregi, gli stessi difetti. A quanto mi dicono andava bene a scuola e tutti gli volevano bene. Questa morte inspiegabile ci colpisce e ci atterra. Come genitori, come educatori. E ci dice come il male di vivere sia il virus più terribile della nostri tempi.

Pensare che dietro ai volti freschi e pieni di vita dei nostri ragazzi possa esserci il desiderio annullante della morte è agghiacciante.

Ci rappresenta il fallimento della stessa possibilità di avere fiducia nel futuro, l’impotenza di fronte alla crudeltà della morte, l’inaccettabilità dell’assenza di una persona cara, che pensavamo dovesse sopravviverci. E ci rammarichiamo di non avere capito, di non avere parlato, di non avere fatto. E non sappiamo che dire e come consolare ciò che non può essere consolato da nessuna parola. Continua a leggere

La lotta ai mascalzoni non possono farla i moralisti

Indro Montanelli

“Ho conosciuto molti mascalzoni che non erano moralisti. Ma non ho mai conosciuto un moralista che non fosse un mascalzone”. Questa frase resa celebre da Indro Montanelli spiega molto del dibattito politico in Italia e in Calabria…la offro agli amici come riflessione. Perché se la lotta contro i mascalzoni la fanno i moralisti c’è da essere molto preoccupati.

C’è chi…

Burattini e burattinai

C’è chi si crede un grande stratega ed invece è solo un burattino..

C’è chi dice di non essere servo di nessuno e invece cerca soltanto un nuovo padrone o cerca di tornare con il precedente con lusinghe e minacce…

C’è chi fa il grande oppositore di giorno ed il pigliaordini di notte…

C’è chi, come l’asino famoso, non decidendo se prima mangiare o bere, finisce per morire di fame e di sete… Continua a leggere

Cose buone, cose cattive…

Buono e cattivo

Cose cattive: i morti di speranza nel nostro mare, l’energumeno col pizzo che gli urla andate a casa, i cretini che protestano perché gli italiani perdono i concorsi da direttore di museo senza chiedersi perché capiti che i tedeschi ne capiscano di arte italiana più degli italiani, il solito cervello in affitto che condivide le fregnacce più insulse sul suo profilo…

Cose buone: i nostri marinai che salvano vite nel mare, Enzo Infantino che va a Gaza a distribuire aiuti e medicinali, i giovani volontari che spalano fango a Rossano ferita dal nubifragio, i tanti ragazzi che sorridono nonostante il futuro incerto, che fissano gli occhi nel cielo e si innamorano, la piccola alunna che corre a salutare la maestra sotto l’ombrellone, il vecchio amico con cui chiacchieri dopo tanto tempo…e non chiamatemi buonista…

A San Giovanni in Fiore per presentare il volume di Stefania Fratto, La vita che resta

La vita che resta di Stefania FrattoSan Giovanni in Fiore 2 San Giovanni in Fiore 3 San Giovanni in Fiore 4

IL VIDEO DELL’INIZIATIVA (Clicca qui)

La società senza memoria e senza vergogna

Migranti

È lodevole l’iniziativa di tanti sinceri democratici che, in queste ore di egoismo elevato a cultura di stato, raccontano di quando eravamo noi italiani ( e anche tanti europei) ad essere migranti, maltrattati, calpesti e derisi. Io stesso c’ho provato e continuerò a provarci.

Ma comincio a pensare che siano davvero troppi gli italiani egoisti e fondamentalmente razzisti, tranne quando li si sorprende a caccia di prostitute a buon mercato e di colore sulla tangenziale o a fare affari sporchi con i paesi del quarto mondo (patata et pecunia non olent).

Oggi si indignano perché la Francia ha chiuso le frontiere, ma solo perché il problema rimane loro sul groppone ed i neri deturpano le belle stazioni costruite sulle tangenti. Hai voglia a ripetere che i nostri nonni li lasciavano sei mesi ad Ellis Island, Continua a leggere

Mai più vittime come Fabiana Luzzi

Fabiana Luzzi

Pubblicato su http://lacnews24.it/10468/politica/mai-piu-vittime-come-fabiana-luzzi.html

Oggi a Corigliano ê stata ricordata Fabiana Luzzi.

Confesso che ogni volta che penso a quel tragico giorno di due anni fa, quando questa ragazzina bella e con un sorriso solare è stata brutalmente assassinata a coltellate e finita col fuoco da colui al quale forse aveva detto le prime parole d’amore, sento un brivido di rabbia e di indignazione.

Da padre mi interrogo su come si possa resistere ad un dolore tanto grande e lacerante. E mi chiedo come sia stato possibile che un ragazzo tanto giovane possa essersi macchiato di un delitto così orrendo. Continua a leggere

Contro la logica del “chissenefregachecrepi”

Disabili

Per fortuna in mezzo a tanto egoismo e chissenefregachecrepi del nostro discorso pubblico emergono come fiori episodi come quello dei ragazzi di Trenta (CS) che non partono per la gita scolastica perché il loro compagno disabile non può stare con loro. Che questo episodio si verifichi in una piccola scuola di un piccolo comune del Sud non è casuale.

Clicca sul link: http://www.notixweb.com/?p=27276

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