Vent’anni di mio figlio Umberto…
Auguri, Umberto, sono 20. Il futuro c’è in questi tempi bui e ne sei parte. Tuo padre è orgoglioso di te…
Giorno della Memoria 2021: Grazie ragazzi, siete voi la meglio gioventù di questi tempi bui.
Oggi a scuola seminario sulle leggi razziali italiane, ovviamente online. Dopo aver finito la mia relazione ho avuto modo di confrontarmi con le numerose domande dei ragazzi (e anche dei miei colleghi) che hanno posto questioni non scontate e mai banali su tematiche che ancora oggi non cessano di suscitare dibattiti intensi. È il segno che il Giorno della Memoria tutto è tranne che un appuntamento rituale e retorico. La riflessione sulle responsabilità del fascismo e delle classi dirigenti italiane del tempo in quella che fu un’operazione vergognosa e cinica sono emerse tutte, con chiarezza. Segno di una generazione tutt’altro che indifferente o distratta, come spesso viene descritta. Segno che forse usciremo da questa pandemia migliori. Anzi, dopo oggi, ne sono certo. Per questo vi voglio ringraziare per la vostra saggezza, miei, nostri cari ragazzi. Siete voi la meglio gioventù di questi tempi bui.
100 anni di comunisti in Italia…
Cento anni fa a Livorno i delegati della frazione comunista del Congresso socialista davano vita al Partito Comunista d’Italia, Sezione dell’Internazionale Comunista o Terza Internazionale. Il PCdI, e dopo la svolta togliattiana Partito Comunista Italiano, nasceva da una scissione nel quadro del grande movimento mondiale originato dalla Rivoluzione d’Ottobre in Russia nel 1917. In Italia, stremata dalla guerra, già imperversava la violenza fascista. In Parlamento e nel Paese i socialisti erano primo partito ma immobilizzati in una linea verbosamente rivoluzionaria priva di sbocchi. Una fondazione, dunque, in uno dei momenti più bui e difficili della storia italiana e mondiale. I comunisti italiani avranno una storia gloriosa nella lotta al fascismo, nella costruzione della democrazia e nella emancipazione delle classi popolari. Una storia che va discussa e approfondita. E mai dimenticata…
Tempi del liceo…
Un secolo fa, ai tempi del liceo, con Antonio Tiberi…
Addio compagno Macaluso…
Se ne è andato Emanuele Macaluso, un altro grande della storia della sinistra italiana. Comunista, riformista, meridionalista. In questi tre aggettivi c’è l’uomo, l’intellettuale, il dirigente politico. Anche negli ultimi anni la sua voce critica non aveva cessato di metterci in guardia sui pericoli del populismo e del giustizialismo. Addio, compagno Macaluso…
Sarà così, se non si dà priorità alla scuola…
La mancanza della scuola in questi mesi sta producendo danni profondi. La vignetta è forse esagerata ma rende bene l’idea di ciò che potrà succedere se non diamo priorità alla scuola. Senza scuola un Paese muore, e per la scuola non ci sono “ristori” che tengano…
2021, Un anno davvero di speranza…
Ci lasciamo alle spalle un anno davvero orribile. Oltre a togliere la vita a tanti, soprattutto ai più anziani e ai più deboli, questo virus lascia macerie profonde nella nostra vita. Ci ha colpito in una cosa che davamo per scontata, il diritto allo stare insieme, alla socialità, alla gioia di condividere abbracci e sorrisi. Senza contare la gravissima crisi economica e sociale che sarà dura superare. Ma il 2021 si apre con la speranza del vaccino. La scienza viene in aiuto all’uomo come è avvenuto in altri momenti della nostra storia. Per questo la speranza non è solo legittima ma un obbligo vitale. Un grande abbraccio a tutti e buon 2021.
Buon Natale di sole cose buone…
Questo Natale voglio pensare, più che gli altri anni, solo a cose buone. Al sorriso dei miei familiari, dei miei amici, dei miei studenti, alla gioia degli abbracci negati che ritorneranno, alla forza delle idee che potrà finalmente esprimersi guardandoci negli occhi, a tutto ciò che oggi all’Umanità è negato o si è negato. Buon Natale a tutti, amici miei…
Preoccupa la fase preparatoria alle elezioni regionali. Il Centrosinistra appare incerto e confuso.
Documento del Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” di Cosenza
Si è svolta ieri domenica 20 dicembre 2020, in modalità online, l’assemblea degli iscritti al Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” di Cosenza.
E’ stata un’assemblea molto partecipata che ha registrato numerosi interventi.
La relazione è stata svolta dal Prof. Gabriele Petrone, Segretario del Circolo.
E’ stato deciso di organizzare tre giornate di mobilitazione per la promozione del tesseramento 2020.
Inoltre, a conclusione del dibattito, che è stato prevalentemente rivolto all’esame della situazione politica regionale, è stata richiesta al Commissario del PD calabrese Stefano Graziano, la convocazione, ovviamente nel pieno rispetto delle regole Anticovid, dell’assemblea regionale dei Segretari di Circolo, degli amministratori locali e degli eletti nelle istituzioni a livello comunale, provinciale, regionale e parlamentare.
Tale assemblea dovrà essere un appuntamento solenne e decisivo per delineare la proposta politica e programmatica del PD calabrese per le prossime elezioni regionali.
E’ stata espressa unanime preoccupazione sull’andamento della fase preparatoria elettorale dal momento che il centrosinistra appare incerto e confuso.
La maggiore difficoltà è quella dovuta alla mancata definizione di una coalizione elettorale sulla base di una chiara identità politica e programmatica.
Finora, dal tavolo della coalizione, grande assente è la Calabria.
Sembra prevalgano solo posizionamenti politicisti dal momento che è assente ogni confronto su qualsiasi ipotesi di progetto di governo.
La fanno da padrone visioni massimalistiche, parolaie e populiste.
Il limite maggiore di questa situazione è da ricercare in un progressivo cedimento politico-culturale ad una impostazione pseudomoralista e convenzionalmente giustizialista.
Di fatto, il PD è vittima del fatto che dal Nazareno si insiste sul diniego di un profondo esame delle ragioni che hanno determinato la esclusione di Mario Oliverio e la candidatura di Pippo Callipo.
Si opera, oltretutto, la rimozione delle dimissioni dello stesso Callipo dal Consiglio regionale senza che siano mai state spiegate le effettive motivazioni di tale scelta.
Si rischia di ripetere gli errori già compiuti per mettere, così, in campo una aggregazione elettorale per nulla attrattiva e poco credibile.
Si va trascinando una discussione che sembra sia fondata sulla rinuncia all’ambizione di competere per vincere e governare bene la Calabria.
Mai come in questo momento è necessario, invece, riuscire ad intercettare la domanda che proviene dalla maggioranza dei calabresi per la richiesta di un governo della Regione autorevole e capace, che con rigore morale e competenza, non solo contribuisca a rilanciare la reputazione della Calabria ma sappia indicare e perseguire la via di una fuoriuscita dalla grave crisi sociale ed economica.
Un governo regionale che abbia la forza di attuare un progetto di vera e propria rinascita democratica, morale e sociale della Calabria.
Un progetto di tale portata dovrà necessariamente essere ispirato da una visione di forte riformismo.
Se non ci si misura in questa sfida le prossime elezioni regionali rischiano di essere risucchiate nel vortice delle aspirazioni elettoralistiche per l’appannaggio di qualche seggio di minoranza nel Consiglio regionale.
Ovviamente, dentro questo vortice, è il populismo la cifra che fa la differenza e tutto ciò a vantaggio di un centrodestra che, in questo anno, ha già ampiamente dimostrato i limiti e la insufficienza della propria attività di governo.
Per l’affermazione di tale ambizione bisogna mettere in campo non un PD burocratizzato, sedato ed ammorbato dalla fidelizzazione alla pratica delle gestioni commissariali ma una forza vitale che sappia fare tesoro delle esperienze di governo del passato, con tutti i suoi meriti e difetti, e che sappia coinvolgere le espressioni territoriali per mettere in campo un progetto che dia centralità alla Calabria reale e non agli egoismi elettoralistici.
Il Circolo PD “Centro Storico e Frazioni” di Cosenza ritiene ineludibile un confronto franco e leale con tutte le espressioni territoriali e le diverse aree e componenti politiche al fine di pervenire ad un’azione unitaria fondata prima di tutto sul vincolo del principio dell’appartenenza e della responsabilità.
Il Quotidiano del 18 dicembre 2020
Il Quotidiano del 22 dicembre 2020
Un grande abbraccio, cara Toniella…
Ho appreso pochi istanti fa della scomparsa di Toniella De Rose. Toniella era una mia amica affettuosa e sincera, compagna di militanza dai tempi del PCI. Era stata sindaco del suo comune, Fagnano Castello, dirigente politica attiva e generosa, stimata da tutti. L’avevo ritrovata come collega al Liceo Classico di Fagnano, anche in quella veste sempre in prima linea e con il suo splendido sorriso che offriva a tutti. La malattia se l’è portata via troppo presto ma lascia un patrimonio inestimabile di valori e di ricordi. Un grande abbraccio Toniella a te e ai tuoi. Ti vorremo sempre bene…
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