Gabriele Petrone

La prossima volta sarà colpa dei Visigoti !

Visigoti

Vabbè, rassegniamoci. Aspettarsi assunzioni di responsabilità da parte della Amministrazione Occhiuto rispetto a quanto sta succedendo nel Centro Storico di Cosenza è diventato esercizio inutile.
Nel suo ultimo post su Facebook il Sindaco si pone, novello Napoleone manzoniano, a cavallo di due secoli per raccontare le responsabilità di coloro che lo hanno preceduto.

La volta scorsa ci aveva illustrato la singolare tesi degli “abusivismi del ’600″ per giustificare l’abbattimento di alcuni palazzi che la Sovrintendenza aveva bloccato.
D’altro canto il Sindaco va anche compreso: non può ricorrere che “alla lunga durata” per far dimenticare che ormai è sindaco da sei anni e che proprio negli ultimi anni la situazione di degrado del Centro storico si è aggravata.

Ci sarebbe da sorridere se non fosse per la circostanza che il Centro storico continua a crollare, che si susseguono incendi dovuti al fatto che alcuni nuovi residenti di cui il Comune continua a non avere neppure un anagrafe, hanno il vezzo di cucinare sui pavimenti di case vetuste e pericolanti come facevano all’aperto nell’ex campo Rom di Vaglio Lise, o allacciarsi abusivamente e con grande pericolo per l’incolumità pubblica, alla rete elettrica.

No, il sindaco preferisce la retorica del noi e loro, prendersela persino con i comitati di cittadini colpevoli di porre problemi oltre che con l’opposizione consiliare brutta, sporca e cattiva colpevole di non capire le “magnifiche sorti e progressive” della sua amministrazione.
Preferisce l’elencazione di opere e progetti, alcuni neanche farina del suo sacco, e a prefigurare una rinascita futura contraddetta continuamente dai crolli del quotidiano. Continua a leggere

Centro Storico: Il Sindaco la smetta con le pantomine

Crolli nel Centro storico di Cosenza

Crolli nel Centro storico di Cosenza

Documento dei Segretari di Circolo del PD di Cosenza, del Gruppo Consiliare PD e del Comitato PD sul PSC di Cosenza.

Se il Sindaco di Cosenza non ci avesse già abituato a certa megalomania sarebbe davvero incredibile.

La lettera che Mario Occhiuto ha indirizzato al Ministro Dario Franceschini, sostanzialmente, chiede ad un Ministro della Repubblica una deroga alle leggi della Repubblica ! Come se un Ministro potesse essere al di sopra della legge.

La tutela dei beni storici, architettonici e ambientali, lo ricordiamo, è infatti regolata dalla legge, così come la gestione delle emergenze e  la difesa dell’incolumità dei cittadini.

Un Sindaco che ha ormai compiuto il suo sesto anno di amministrazione dovrebbe saperlo e, soprattutto, dovrebbe avere chiare le sue responsabilità rispetto a ciò che nel Centro Storico non è stato fatto e che è la causa diretta dell’aggravamento strutturale degli ultimi anni.

I crolli sono anche il frutto della rinuncia alla manutenzione ordinaria e straordinaria, del disinteresse e dell’abbandono di ogni idea e prospettiva strategica da parte dell’amministrazione comunale. È nota a tutti la perdita dei finanziamenti destinati specificamente ai centri storici dove Cosenza è stata superata da città con emergenze molto meno evidenti ! Continua a leggere

Razzismo: la forma più grave di cecità sociale

Il razzismo cieco

Diciamoci la verità: il razzismo è la forma più grave di cecità sociale. Il razzismo è quella cosa che dice ai bianchi poveri: non vi preoccupate, sarete sempre migliori di un nero, di un immigrato, di un emarginato. È la formula più subdola di dominio sociale perché nel trovare un capro espiatorio distrugge l’autocoscienza sociale, così che il povero invece di lottare contro la povertà se la prende con quelli più poveri di lui.

In piazza per il #Cosenzapride

Cosenzapride

Oggi sarò in piazza per il Cosenzapride insieme alla delegazione del PD ed ai compagni del GD. Confesso che mi sento come il Gandhi-Pozzetto della “Patata Bollente”… Spiegatelo a chi non riesce a vincere mai i propri pregiudizi e finisce per vivere sempre nella camera oscura delle ipocrisie…

RASSEGNA FOTOGRAFICA

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A proposito di “Frosparo”: l’ignoranza non va derisa, ma dell’ignoranza, purtroppo, abbiamo cessato di vergognarci…

Peppone e Don Camillo nella scena dell'esame di licenza elementare

Peppone e Don Camillo nella scena dell’esame di licenza elementare

Non ho partecipato al coro dei commenti divertiti né al solito tentativo di buttarla in sociologia da accatto attorno al comizio di “Frosparo” ad Acri.

Rilevo intanto che il soggetto in questione è stato preso sul serio da più di 250 cittadini acresi che lo hanno votato a dispetto o forse anche in ragione del suo comizio alla Cetto La Qualunque che ha inondato il web ed ha anche attirato l’attenzione di autorevoli testate nazionali come il Corsera, Repubblica e Il Sole 24 ore.

Non ho partecipato perché in quei lazzi ci ho visto molto razzismo antimeridionale: noi calabresi dovremmo chiederci perché Cetto La Qualunque Albanese lo ha identificato in un politico calabrese e non in qualche personaggio altrettanto folcloristico della Val Brembana o di qualche comune pedemontano lombardo o veneto. Chi è stato da quelle parti ed ha assistito a qualche comizio potrà certamente confermarvi che ce ne sono di altrettanto esilaranti nel loro dialetto di terroni del Nord. Del resto un partito che sceglie come proprio leader uno come Salvini il cui argomentare non si innalza quasi mai al di sopra dell’eloquio tipico da bar dello sport non è che possa essere assunto a modello letterario. Continua a leggere

Piango un uomo puro…

Gianfranco Pitrelli

Ora sto piangendo…piango il mio amico carissimo Gianfranco Pitrelli. Piango il compagno, il lavoratore, l’uomo puro e onesto, il padre affettuoso, l’amico generoso. Gianfranco era capace di darti tutto quello che aveva (e non è mai stato molto). Ha sempre vissuto per il suo lavoro di operaio, per sua moglie Roberta, i suoi splendidi figli di cui era fiero, e per il suo partito, che non ha mai rinnegato ed ha sempre difeso in un quartiere difficile come quello di via Popilia. Oggi siamo tutti più poveri. Ci ha lasciato quello più ricco di tutti noi in sentimenti, passione e rigore. Ciao amico mio…

Quando certa politica è disgustosa

Matteo Salvini

Salvini è un mascalzone. Non c’è altro modo per definire uno che dice che l’Italia è rimasta finora indenne dagli attacchi terroristici perché complice dei terroristi in quanto accoglie gli immigrati. La verità è che lui fa il tifo affinché il prossimo attentato avvenga in Italia. Per lucrarci sopra con demagogia a buon mercato. Disgustoso.

La banalità del male e il male del complottismo…

Le scarpe delle vittime dei campi di sterminio nazisti

Le scarpe delle vittime dei campi di sterminio nazisti

Riflettevo questa mattina con i miei studenti sui due fatti di questa giornata: l’anniversario dell’eccidio di Capaci e il drammatico attentato di Manchester.

Due fatti assolutamente diversi, ovviamente, ma che ci hanno spinto a riflettere sul tema del male.

Chi uccise Falcone, la moglie e la sua scorta era un vile assassino che a guardarlo non gli avresti dato due lire, Totò Riina.

Basso, tarchiato, rozzo pur nella sua finissima intelligenza criminale.

Chi ha compiuto la strage di Manchester, assai probabilmente, sarà stato un ragazzo vestito come le sue vittime, con lo zainetto nel quale portava la sua bomba.

Un tipo come tanti, mimetizzato tra le sue vittime.

E allora cos’è il male ? Sono oscuri cospiratori chiusi in lontani castelli che complottano contro l’umanità come gli uomini della Spectre dei film di 007 o persone normalissime a vedersi che non riconosci per strada ? Continua a leggere

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