Gabriele Petrone

Le risposte inevitabili

10 domande a Mario Occhiuto

La si smetta di menar il can per l’aia e di parlare d’altro. Qui la questione non è attaccare l’ex sindaco in maniera più o meno ortodossa sui suoi debiti personali. I debiti non sono un reato. Il tema è capire se, atteso che il Comune, come terzo pagatore, ha già pagato debiti personali dell’ex Sindaco, in presenza di un inevitabile contenzioso si crea oggettivamente un caso di incompatibilità e, quindi, di ineleggibilità. È interesse di tutti i cittadini sapere con chiarezza come stanno le cose. Rispondendo nel merito e senza vittimismi. La chiarezza è il primo requisito di chi si candida a governare, o no ?

Deputati PD: ‘Chiarire se Occhiuto può essere sindaco’

Debiti

Avere debiti non è un reato. Avere debiti, anche indirettamente, con in amministrazione di cui ci si candida alla guida, per legge, crea una condizione di incompatibilità. È giusto che i cittadini lo sappiano. È un atto di trasparenza. Si può rispondere senza vittimismi e chiarendo ogni dubbio, please ?

Articolo de La C News 24

 

 

Il bello sta arrivando…

La Grande Bellezza

Non sarò candidato alle prossime elezioni comunali.

Con Carlo Guccione abbiamo valutato che il mio impegno in questa campagna elettorale assai difficile possa esplicarsi in altre forme e con ruoli diversi e non meno impegnativi di quelli di una candidatura al consiglio comunale. Del resto la mia candidatura, che aveva caratteristiche squisitamente politiche, era stata pensata a supporto di un candidato sindaco puramente civico come Lucio Presta.

Con Carlo Guccione, che la politica la mastica da quando era ragazzo, la mia presenza in lista appariva pleonastica.

Noi del PD siamo fatti così: le candidature hanno senso se esprimono una politica o comunque una rappresentanza di interessi più ampi di quelli del privato e non sono semplicemente il modo per confermare il voto di qualche cliente che si teme di poter perdere (nulla è più labile della clientela).

Con Carlo Guccione in questa campagna elettorale ci divertiremo. Il re è sempre più nudo e lo stesso schieramento delle sue truppe ne dimostra il grande senso di insicurezza così come le balbettanti e vittimistiche reazioni ad alcune inchieste giornalistiche corredate da documenti e articoli di legge. Stia certo: ‪#‎ilbellostaarrivando

Il popolo in comune

Presentazione Guccione 2

Conosco Carlo Guccione da trent’anni. Carlo appartiene alla nostra storia comune, quella delle sezioni del PCI di Cosenza, della FGCI, della militanza, dell’attacchinaggio dei manifesti, delle Feste dell’Unità. La sua casa a Serraspiga era una sezione aggiunta, Anna, la sua compianta madre, militante e capopolo, era la chioccia di tutti noi che arrivavamo a casa sua a qualunque ora del giorno e della notte. Suo padre, Ciccio, ferroviere comunista e militante appassionato ancora oggi, nonostante l’età. Carlo nasce qui, nel cuore di questa storia, nel cuore della Cosenza dei quartieri popolari, nell’orgoglio e nella lotta per il riscatto sociale e culturale. La sua candidatura a Sindaco di questa città rappresenta oggi il punto di arrivo di quella storia. Ed un nuovo inizio. In bocca al lupo Carlo.

Ritiro di Presta va rispettato

Lucio Presta

Lucio Presta si è ritirato per gravi motivi personali che farebbero tremare le vene ai polsi a tutti. Ma il progetto politico che aveva messo in campo insieme al Centrosinistra ed ad una vasta alleanza civica contro chi, in questi anni ha letteralmente occupato il Comune con interessi particolari se non addirittura privati, resta in campo. Noi lo porteremo avanti alla faccia degli sciacalli e degli avvelenatori di pozzi che continuano ad imperversare anche in queste ore. ‪#‎andiamoavanti

Agi del 28 aprile 2016

Sgarbi assessore a Cosenza non è una proposta seria

Obelix

Voglio fare outing con il prof. Sgarbi: ebbene si, sono sovrappeso, dica pure obeso, e come diremmo a Cosenza: “Eh moh?”.

Sgarbi non smentisce il suo tratto, la tendenza al turpiloquio ed all’offesa personale, il trascinare la contrapposizione politica, anche polemica, sul piano della rissa.

Le diffamazioni, quelle presunte e quelle reali si discuteranno, se sarà il caso, in Tribunale.

Anche se – per vero – l’infantilismo elementare degli ultimi insulti (“obeso e incontinente”) m’hanno piuttosto riportato all’età felice, al punto che dovrei forse dire tutto alla maestra, più che invocare il giudice !!!

Non sfugge a nessuno, tuttavia, che l’accanimento polemico di Vittorio Sgarbi contro di me è piuttosto il frutto dei/delle soliti/solite suggeritori/suggeritrici locali, usi all’antica pratica dell’avvelenamento dei pozzi e che credono di poter utilizzare il noto critico d’arte come oggetto contundente contro gli avversari politici. Continua a leggere

Risposta di un modesto “professore di periferia” al prof. Vittorio Sgarbi.

Professore

Questa campagna elettorale per le elezioni amministrative di Cosenza ha già prodotto un paradosso: l’annuncio di una querela per diffamazione dall’uomo più querelato per diffamazione d’Italia !!!

Voglio subito tranquillizzare il prof. Vittorio Sgarbi: nella mia vita ho sempre fatto polemiche di contenuto esclusivamente politico, e qualora fossi chiamato a difendermi davanti ai giudici, sono sicuro che non si potrà che dimostrare che è stato così anche nella polemica con lui.

Nel merito, infatti, a chiunque avesse voglia di approfondire i temi che tanto scuotono il prof. Sgarbi, sarà agevole rinvenire (anche in internet) ampia documentazione di quanto da me riportato.

Mi viene da aggiungere che il contraddittorio giudiziario anticipato da Sgarbi potrà essere altresì sede per avere ragione piuttosto dei toni (questi davvero diffamatori della mia persona!!) della sua replica; con le pesanti, quanto gratuite, affermazioni espresse sui miei titoli professionali conseguiti all’Università della Calabria, ateneo tutt’altro che in declino e, anzi, prestigiosa fucina di tante intelligenze di questa terra. Continua a leggere

Per Cosenza utilizziamo i nostri “gioielli di famiglia”

Cultura

La proposta di affidare a Vittorio Sgarbi l’assessorato alla Cultura trasuda di provincialismo subalterno ed anche un tantino straccione.

Evidentemente Mario Occhiuto ritiene che i cosentini abbiamo l’anello al naso e si lascino abbindolare da annunci ad effetto o che non conoscano la storia politica ed amministrativa di Vittorio Sgarbi che da anni percorre in lungo e in largo lo Stivale come candidato ed amministratore di comuni i cui cittadini, da San Severino Marche a Salemi (dove l’amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose) sono ancora traumatizzati per i disastri da lui prodotti.

E’ da almeno un ventennio poi che ascoltiamo le chiacchiere e le esternazioni di Vittorio Sgarbi sul Centro storico di Cosenza.

Insomma, se è Sgarbi la soluzione che il centrodestra cosentino e Mario Occhiuto intendono offrire per recuperare l’identità culturale di Cosenza siamo davvero alla frutta.

Il rilancio e la valorizzazione della vocazione culturale di Cosenza, il recupero e l’implementazione di politiche di sviluppo del suo Centro storico sono, invece, questioni assai più serie ed importanti per poter essere affidate ad un ormai attempato frequentatore di talk show.

Cosenza ha bisogno di sprovincializzarsi: è arrivato il momento di ritrovare quella dimensione profondamente progressiva e illuminata che, partendo da una “cosentinità” orgogliosamente rivendicata e autenticamente vissuta, sia in grado di proiettarsi in una dimensione più ampia, nazionale ed europea. Continua a leggere

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