Antonello Antonante se ne è andato…
Antonello Antonante se n’è andato. Fondatore dell’Acquario, pioniere del teatro moderno a Cosenza ne ha interpretato in chiare nuova la sua natura di Atene della Calabria. Era uomo ironico e naturalmente empatico. Gli volevo bene. Amava ricordarmi un aneddoto degli anni ‘70 quando era tra coloro che aveva le chiavi di Cosenza visto che era tra gli ultimi a tornare a casa la sera. Alla moglie Dora Ricca, a tutti i suoi familiari e a tutti coloro che lo hanno stimato e amato la consolazione che il ricordo ce lo terrà vicino…
Un pensiero per un uomo di grande cultura e sensibilità rara…
Conoscevo Franco Dionesalvi anche se non ci siamo mai frequentati né siamo mai stati amici. Di lui però ricordo, tutte le volte che ci incontravamo, la grande ironia e allegria, che ispirava simpatia. Apparteneva ad una generazione diversa dalla mia e, anche, ad una diversa formazione politica e culturale, spesso polemica con la mia. Ma era sempre un grande piacere parlare con lui. Da assessore di Giacomo Mancini a Cosenza ha lasciato un segno profondo. Si poteva non essere d’accordo con alcune scelte ma non se ne poteva non riconoscerne la ricchezza e la profondità. Oggi lascia Cosenza più povera, in un momento in cui avremmo bisogno del contributo di tanti come lui. Mi dispiace molto. Al fratello Claudio la mia vicinanza…
Grazie…
Nel pomeriggio di oggi sono stato eletto all’unanimità Presidente del PD di Cosenza. È un grande onore che accetto con l’orgoglio della responsabilità. Ringrazio Rosi Caligiuri per avere avanzato la proposta. Ringrazio tutti per averla accolta e fatta propria. Questa comunità politica e sociale chiamata partito è casa mia da quando ero ragazzo. E oggi mi assegna un riconoscimento che mi commuove. Sapendo che sempre la nostra priorità è il bene comune, a partire dagli interessi dei più deboli. Grazie…
PS: E grazie anche a Romina Rafffo per il video.
La notte prima degli esami…
Ragazze, ragazzi, siamo arrivati. Vi auguro il meglio che possiate desiderare. Adesso cercate di rilassarvi, di stare tranquilli. Domani farete un passaggio di vita che comunque ricorderete sempre. Ma soprattutto ricorderete voi stessi, il bene che vi siete scambiati, gli affetti che avrete fatto crescere. E sarete maturi. È questo il patrimonio più prezioso che dovrete custodire quando la vita del “mondo grande e terribile” vi accoglierà. Un grande abbraccio e in bocca al lupo a tutte e a tutti. È stato un grande piacere ed un onore avere partecipato, sia pure parzialmente, alla vostra formazione.
Il vostro professore di Filosofia e Storia.
VIDEO
Al referendum del 15 giugno voto cinque Si
Cosenza solidale sempre
Voglio esprimere il mio pubblico apprezzamento all’Assessore Damiano Covelli e al Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Mazzuca per avere espresso parole di solidarietà e vicinanza ad Aldo, il simpatico personaggio che anima le strade della nostra città con la sua empatia e con la sua esuberante personalità. Perché una città vive dei suoi abitanti, delle loro storie, della loro semplice esistenza. Violenza e prepotenza, purtroppo, esisteranno sempre. Ma per esse c’è un grande antidoto, appunto la vicinanza e la solidarietà, il sentirsi una sola, grande comunità. Cosenza è e sarà sempre tutti i suoi figli. In questo senso mi sento di fare una proposta al Sindaco Franz Caruso: chiamate in Comune un altro personaggio di Cosenza a cui un network locale ha di recente dedicato un bell’articolo, Aldo detto Lalla, e dategli un piccolo riconoscimento alla sua vita fatta di coraggio, di semplicità, di dignità e orgoglio della propria identità. Non dimentichiamo mai che una città vive di identità, che è il frutto di tante piccole cose e di tanti personaggi ricchi e significativi. Anche questo piccolo gesto può dare la cifra di una Cosenza che sa vivere con orgoglio ciascuno dei suoi figli.
Buon Primo Maggio
Abbiamo perso Carmelo Salvino, un grande abbraccio Carmelo…
Buona Pasqua di pace vera…
Ancora oggi a tanti, se non a tutti, sfuggono le ragioni che hanno portato i leader di un grande paese, interprete in momenti cruciali della storia, di grandi speranze di progresso per l’umanità intera, a scatenare una guerra terribile nel cuore dell’Europa contro un altro paese che di quella storia stessa è stato parte importante. Anche questa volta le ragioni della guerra sono incomprensibili semplicemente perché non esistono ragioni per la guerra, per nessuna guerra. Oggi a tutti, in questa Pasqua ancora segnata dalla croce della pandemia, compete solo il compito di cercare la pace, solo la pace. Buona Pasqua di pace vera a tutti…
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