comunista
Addio compagno Macaluso…
Se ne è andato Emanuele Macaluso, un altro grande della storia della sinistra italiana. Comunista, riformista, meridionalista. In questi tre aggettivi c’è l’uomo, l’intellettuale, il dirigente politico. Anche negli ultimi anni la sua voce critica non aveva cessato di metterci in guardia sui pericoli del populismo e del giustizialismo. Addio, compagno Macaluso…
Una persona degna di essere ricordata…
Ho conosciuto l’avv. Ernesto D’Ippolito attraverso mio fratello Massimo, che ne è stato allievo nella nobile professione forense. Persona di straordinaria cultura era un piacere conversare con lui. Era profondamente anticomunista ma non ideologico, da buon liberale. Con me si prendeva il gusto di “sfottermi”. Quando mi lamentavo con lui sulla debolezza del “garantismo” nella sinistra amava punzecchiarmi: “Perché nonostante tutte le vostre svolte voi comunisti, sui temi della giustizia, non siete mai stati laici. Anzi non solo sulla giustizia, siete rimasti una Chiesa”.
Per molti aspetti aveva ragione. Di certo si sentirà la sua mancanza in una città come Cosenza che, negli ultimi anni, si è sempre più impoverita e involgarita culturalmente. Anche per questo non possiamo non ricordarlo…
Si è spento Francesco Guccione…
Si è spento poche ore fa Francesco Guccione, papà di Carlo Guccione.
Lo ricordo come persona di profonde convinzioni politiche come il Molotov della matita di Sergio Staino. Ferroviere e comunista, era stimato da tutti.
Lui ed Anna Lucente hanno formato una coppia solida per anni pur nella diversità profonda di caratteri, introverso e chiuso quello di Francesco, estroverso e aperto quello di Anna, fino a caratterizzare persino il quartiere di Serraspiga dove sono vissuti.
Di Francesco si ricorderanno momenti intensi di passione politica, come quando votava in sezione le mozioni contrarie a quelle sostenute dai figli o prestava ai compagni la sua Skoda per l’attacchinaggio dei manifesti. La morte di Anna lo aveva lasciato attonito. Da anni conduceva vita ritirata aggravata dalla malattia.
Ciao Francesco, e quando arrivi salutaci Anna..