crisi economica e sociale

2021, Un anno davvero di speranza…

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Ci lasciamo alle spalle un anno davvero orribile. Oltre a togliere la vita a tanti, soprattutto ai più anziani e ai più deboli, questo virus lascia macerie profonde nella nostra vita. Ci ha colpito in una cosa che davamo per scontata, il diritto allo stare insieme, alla socialità, alla gioia di condividere abbracci e sorrisi. Senza contare la gravissima crisi economica e sociale che sarà dura superare. Ma il 2021 si apre con la speranza del vaccino. La scienza viene in aiuto all’uomo come è avvenuto in altri momenti della nostra storia. Per questo la speranza non è solo legittima ma un obbligo vitale. Un grande abbraccio a tutti e buon 2021.

Crisi sanitaria e crisi calabrese: è venuto il momento di tagliare i nodi irrisolti

Immagine corona virus

Articolo su Il Quotidiano del 25 novembre 2020.

La crisi globale che stiamo vivendo imporrebbe riflessioni più stringenti e profonde di cui si stenta a trovare le tracce nel nostro dibattito pubblico. È il problema che abbiamo di fronte in Italia e in Calabria che è diventata, suo malgrado, il punto più emergente di questa crisi sotto tutti i punti di vista: sanitari, politici, istituzionali, economici e sociali. Vengono al pettine nodi irrisolti da decenni. La sanità ne rappresenta, forse, l’esempio più eclatante. Il governo di questo importante settore è, infatti, affidato da più di un decennio, a commissari che hanno imposto un regime di tagli lineari che non solo non hanno ridotto il debito pregresso (anzi lo hanno aggravato) ma hanno ridotto di molto i livelli essenziali di assistenza con il risultato che è aumentata vorticosamente la mobilità passiva, i viaggi della speranza, per arricchire, così, la sanità di altre regioni. Un discorso di verità su questo tema sarebbe dunque auspicabile ma prevale, invece, la polemica scomposta e di posizionamento in vista delle elezioni regionali. C’è certamente una responsabilità di una parte classi dirigenti calabresi che, invece di porsi il problema di dare una risposta alla crisi, hanno preferito giocare di sponda una partita subalterna a schemi romani per spartirsi le poche briciole che cadevano da mense alle quali non erano neppure stati invitati. Questo è il punto e ciò imporrebbe una classe dirigente degna di questo nome; su questo terreno dovrebbe misurarsi il confronto politico in Calabria. È del tutto evidente che ora il nodo va tagliato. A questo si deve aggiungere un impegno straordinario sul terreno economico e sociale che consenta di trasformare la crisi in atto in un quadro di opportunità che si misuri sulla sfida dello sviluppo. Anche e soprattutto così si batte la criminalità organizzata che invece impera nella confusione e nella miseria politica, economica e sociale.

Il Quotidiano del 25 novembre 2020

Il Quotidiano del 25 novembre 2020

 

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