Ermanno Olmi
Il nuovo film di Ermanno Olmi “torneranno i prati”.
Ho visto il film di Ermanno Olmi “torneranno i prati” (il titolo è proprio così, tutto minuscolo). In un’ora e venti viene rappresentata la Grande Guerra nella sua realtà più cruda, come nelle poesie di Ungaretti o nel celebre romanzo di Remarque.
La guerra che non ha nulla di glorioso o di eroico: la morte, che viene dalla esplosione tecnologica del secolo, è quasi disumanizzata.
E’ una morte che vive nei silenzi, nei rumori di una vita stentata in cui la trincea è popolata di uomini ridotti ad ombre abbruttite che si illuminano solo con l’arrivo della posta e il desiderio continuo di tornare a casa.
Le voci dei tanti dialetti italiani è un’altra componente commovente di questo film straordinario. Un film che racconta bene a questa nostra generazione il dramma di una guerra lontana ma tanto vicina perché scolpita ancora nei nomi sui monumenti di tutte le piazze italiane davanti ai quali passiamo spesso distrattamente.
Forse a quei nomi dei nostri bisnonni oggi riusciremo a dare anche un volto grazie a “torneranno i prati”.