Gabriele Petrone

Il coraggio della scelta giusta…

Resistenza

Arriva sempre per tutti nella vita il momento di scegliere. State certi che la scelta più giusta vi apparirà chiara, immediatamente. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, questa scelta sarà anche la più difficile, comunque la meno comoda. La scelta più giusta spesso richiede più coraggio. Perché il coraggio non è assenza di paura ma capacità di assumersi le proprie responsabilità. Sempre. Pensate a tutto questo quando riflettere sulla Resistenza. All’epoca la scelta più comoda era nascondersi, scappare o stare con chi, in quel momento, era il più forte. La scelta più giusta era, invece, quella di lottare per farla finita con chi aveva creato tutto quel dolore. Pensate a questo quando vi parlano dei “vinti”. Perché se è vero che tutti i morti sono uguali e tutti sono degni Continua a leggere

Guardate questa foto…

Tragedia nel canale di Sicilia

Guardate questa foto è ditemi se tutte le stupidaggini dette in lungo e in largo in questi giorni hanno un senso..

“Sei la mia bambolina, e come tutte le bambole che si rispettino, oggi indosserai la gonna rosa coi volant, quella che ti piace tanto. Sai, stiamo per partire. Mamma vuole che tu sia bellissima. Andiamo in un altro paese ma per arrivarci dobbiamo fare un viaggio in mare con tante persone che non conosciamo, le stesse che affollano con noi questa spiaggia da giorni. Ma io e te staremo sempre insieme, sta tranquilla. Ecco, ci gridano di salire a bordo. Lo so, non sei comoda come avresti voluto, ma sei in braccio a Continua a leggere

Quando a morire in mare eravamo noi italiani

Sirio

24 agosto 1880 – Piroscafo italiano “Ortigia”. Affonda al largo della costa argentina per speronamento accidentale con un mercantile, 149 morti.

17 marzo 1891- Bastimento inglese “Utopia”, partito da Trieste con scalo a Napoli. Urta contro una corazzata nello stretto di Gibilterra e affonda. 576 vittime, in prevalenza italiani provenienti da Campania, Abruzzo e Calabria.

4 luglio 1898 – Nave francese “Bourgogne” affondata al largo della Nuova Scozia 549 morti, Continua a leggere

Basta morti nel nostro mare

Tragedia in mare

Si parla di un barcone rovesciato con 700 uomini donne e bambini a bordo nel Canale di Sicilia. Pare che se ne siano salvati solo 28.

Un’altra ecatombe sotto gli occhi di una Europa pronta a farci la morale ma che ci lascia soli a fronteggiare l’emergenza, a contare i morti e ad accogliere i sopravvissuti. Atteggiamento ancora più colpevole, per la sua ipocrisia, dei demagoghi nostrani e continentali che, urlando contro l’immigrazione e cavalcando gli umori egoistici della pancia della società, in realtà propugnano la linea del “lasciateli annegare e chissenefrega”. Ma in una società democratica o semplicemente umana (o cristiana, per chi Continua a leggere

Correggere il DDL Scuola

manifestazione contro DDL scuola a Cosenza

manifestazione contro DDL scuola a Cosenza

Non avveniva da anni che una categoria professionale, di solito restia alla mobilitazione come quella degli insegnanti, si ritrovasse così unita contro un provvedimento governativo. Molte delle cose che si dicono sul DDL scuola sono esagerate e frutto di impostazioni ideologiche e conservatrici, ma i rischi di uno squilibrio nel rapporto tra dirigenti e docenti a favore dei primi c’è tutto e va corretto. Gli stessi dirigenti non sono entusiasti (ce n’erano tanti in piazza oggi con i docenti) di vedersi assegnate responsabilità tanto complesse senza neppure avere riconosciuto ruolo, funzione e stipendio come i loro colleghi della PA. Così come devono correggersi altri punti controversi e si deve chiarire fino in fondo quanti e quali docenti potranno essere assunti e Continua a leggere

Facile ridere degli strafalcioni di Razzi e non dell’ignoranza compiaciuta ed ostentata di tanti altri.

Buona Pascuetta di Razzi

Nella tanto bistrattata prima repubblica c’erano senatori e deputati con appena la terza elementare o che avevano imparato a leggere e scrivere in maniera fortunosa. A loro poteva scappare uno strafalcione ma nessuno ne metteva in dubbio la competenza politica nei settori in cui i partiti li facevano “specializzare”. La differenza stava nel fatto che questi vivevano la loro scarsa cultura con vergogna, si facevano assistere nella stesura di relazioni e scritti (a parlare in pubblico, in generale, se la cavavano tutti avendo imparato sul campo). Sentivano, infatti, tutto il peso di una ignoranza, sia pure subita perché frutto della loro condizione sociale subalterna, e cercavano quotidianamente di migliorare. Continua a leggere

Chi è il mio prossimo ?

Il buon samaritano

147 morti colpevoli soltanto di essere cristiani, sono stati trucidati in Kenya. Una strage che oggi è sulle prime pagine dei giornali ma lateralmente, domani non ci sarà più. Sui social, a parte qualche lodevole eccezione, sono altre le notizie che prevalgono.

Stessa sorte è toccata, solo pochi giorni fa alle stragi di uomini, donne e bambini nella faida tra musulmani sunniti e sciiti nello Yemen.

Sorte diversa è toccata alla strage di Parigi del gennaio scorso, dove si sono registrati 12 morti e 11 feriti e di cui ancora si parla e si discute, o alle 23 vittime dell’attentato del museo del Bardo a Tunisi. Continua a leggere

Mogol, le ideologie, le emozioni, il Nobel.

Con Mogol

Oggi, a margine di un incontro con i giovani a Cetraro, ho avuto l’occasione di conoscere quello che considero uno dei più grandi poeti italiani degli ultimi decenni, Giulio Rapetti in arte Mogol.

Abbiamo parlato dell’iniziativa che sta portando avanti da alcuni anni di formazione rivolta ai giovani e ha detto alcune cose che condivido molto: “solo il genio può essere un dono, il talento va coltivato” e che “i giovani hanno il dovere di essere migliori di chi li ha preceduti”.

Infine mi ha raccontato, divertito, una storia peraltro nota, di quando, negli anni ’70, non riusciva a staccarsi di dosso l’etichetta Continua a leggere

L’ideologia del Tutti a casa

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Molti amici condividono spesso i post di “Dimissioni, tutti a casa”…penso sia un elemento di propaganda indiretta dei grillini, infatti ci trovo molti post di esponenti del 5 stelle. Ora, fermo restando la libertà di ciascuno di pensare e condividere quello che gli piace, vorrei esprimere il mio modesto punto di vista a riguardo. Per antica indole non credo mai che la ragione sia da una parte sola e le affermazioni apodittiche mi puzzano sempre di ideologia. La critica alla classi dirigenti è sacrosanta ma bisogna sempre saper distinguere nel merito. A chi ha il potere, in generale si dovrebbe chiedere più responsabilità non, semplicisticamente, di farsi da parte se, di chi aspira a sostituirle, non sappiamo se sono davvero migliori. Del resto è dal 1992 ad Continua a leggere

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