Nino Spirlì
Spirlì la smetta di trastullarsi con la scuola e pensi a vaccinare i calabresi !!!
Come era prevedibile il TAR ha annullato l’Ordinanza di chiusura delle scuole di Spirlì.
Anche uno studente di giurisprudenza del primo anno si sarebbe accorto che non stava in piedi dal punto di vista della motivazione amministrativa.
Questo non significa che la situazione sanitaria non possa aggravarsi e richiedere nuove chiusure, ma appariva chiaro anche ad un bambino che è difficile sostenere la necessità di chiudere le scuole e contemporaneamente tenere aperti i ristoranti in zona gialla.
La verità è che Spirlì ha trovato un trastullo nella scuola e ci gioca con grande irresponsabilità invece di preoccuparsi, qui ed ora, di fare i vaccini al personale scolastico come del resto aveva anche annunciato (i dati sotto sono espliciti).
Ma anche il Commissario alla Sanità calabrese Guido Longo dovrebbe smetterla di dare copertura a queste decisioni ballerine ed attivarsi per far vaccinare al più presto, secondo lo scadenzario deciso, la popolazione calabrese. Finora l’unico risultato è stato mettere sotto stress scuola e famiglie. Ora basta !
La scuola non è un servizio a domanda individuale…
Posso dire una cosa ? l L’ordinanza di Spirlì (e di altri Presidenti di Regione) sulla scuola è una sciocchezza indicibile. Invece di pensare ai trasporti, allo screening dei ragazzi e del personale scolastico (che sono dirette competenze regionali) si interviene sulla didattica che è competenza delle istituzioni scolastiche e della loro autonomia e dello Stato. La libertà di scelta è poi una aberrazione giuridica. La scuola è un diritto costituzionale e NON È UN SERVIZIO A DOMANDA INDIVIDUALE. Invece di sostenere la scuola in questo sforzo difficile si emettono ordinanze populiste e per lo più su Facebook e alle 17,30 di sabato. Giusto per creare ancora più confusione. Stendiamo un velo pietoso.