Sesto-Imolese Imola
Paesaggi della Bassa…
A Sesto Imolese per ricordare la Liberazione…
A Sesto Imolese i ragazzi della mia scuola hanno partecipato ad una cerimonia dell’ANPI e del Comune di Imola (che ricordiamo è medaglia d’oro della Resistenza) presso il monumento ai caduti nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Liberazione. Una festa corale, di tutti, con tantissima gente tra cui anche ex partigiani e loro familiari, in cui i ragazzi, oltre a cantare l’inno di Mameli, Va pensiero e Bella Ciao, hanno portato le bandiere realizzate da loro stessi, tra cui i due gonfaloni con i simboli civici dei comuni di Imola e Mordano, su cui insiste il nostro Istituto Comprensivo. I due gonfaloni sono stati sistemati nella stanza della dirigenza a ricordo di questa bellissima giornata.
Una Pigotta con il tuppo…
Un regalo assai gradito da parte dei ragazzi e degli insegnanti di Sesto Imolese: una Pigotta realizzata da loro con il “tuppo”…lo chignon. Interamente realizzata da loro. Si chiama Calipso e il “tuppo” come il nome sono un omaggio alle mie origini meridionali e mediterranee. Come sapete voi tutti a sud della ”linea gotica” l’espressione “volere la bambola col tuppo” significa “pretendere troppo”. Non a caso l’ho messa sulla mia scrivania…
Albero di Natale nella mia scuola di Sesto Imolese, Imola
Il mio primo giorno di scuola…
Nella mia vita ho vissuto tanti primi giorni di scuola: da studente, da docente e, ieri, da dirigente scolastico. Ho avuto la fortuna e l’onore che questo momento vedesse la partecipazione dei sindaci dei comuni sui quali insiste l’IC di Sesto Imolese che sono stato chiamato a dirigere dal 1 settembre di quest’anno. Ringrazio per questo il Sindaco di Imola Marco Panieri e il vicesindaco Fabrizio Castellari, il Sindaco di Mordano Nicola Tassinari e l’assessore Elisa Conti. Ma ringrazio anche i bambini e i ragazzi e i loro docenti che hanno reso questo momento emozionante e indimenticabile. Buon anno scolastico a tutti.
Un nuovo inizio…
Oggi ho firmato come Dirigente Scolastico presso l’USR di Bologna. Andrò a dirigere una scuola nel circondario della città. Purtroppo per un meccanismo incomprensibile sono costretto a vivere questa esperienza lontano dalla mia terra che tanto amo. Non per questo il mio impegno e il grande amore che ho per la scuola verranno meno. Cercherò, come sempre nella mia vita, di fare del mio meglio.