storia di Cosenza
Apriamo una nuova fase di promozione della cultura a Cosenza
Ringrazio Francesco Alimena per la sua sollecitazione stamattina sulla stampa. Condivido largamente quanto scrive oggi sottolineando la necessità di aprire una nuova fase rispetto alla politica culturale a Cosenza. Bisogna passare da una idea di “cultura della patacca” che ha imperversato negli ultimi anni, basata solo su un malinteso senso dell’effimero e dell’immagine autoreferenziale, a una iniziativa che riparta dalle radici autentiche di Cosenza. Se non si fa questo si rischia di cristallizzarsi sul singolo evento, sul quale ci si schiera come guelfi e ghibellini di risulta, senza guardare alla vera ricchezza costituta dalla storia plurimillenaria di Cosenza che, come tutte le storie, è fatta anche di miti e leggende (e la “Donna Brezia” come Alarico ne fanno certamente parte). Discutere sull’autenticità storica di un mito è esercizio inutile: è come se si discutesse sulla verità storica del Drago di San Giorgio o del Grifone presenti nei simboli civici di molti comuni italiani. I miti possono trovare spazio nella narrazione di un territorio o di una città ? Certamente sì, senza però dimenticare la “vera” storia che a Cosenza è ricca e significativa almeno quanto i miti. Io penso che su questi temi vada promosso un ampio dibattito in città e debba essere questa amministrazione a promuoverlo. Magari riprendendo una vecchia proposta, quella degli Stati Generali della Cultura a Cosenza per coinvolgere tutti: associazioni, partiti, singoli intellettuali che vogliono bene a questa città. In questi anni abbiamo contestato la cultura da cartone animato che, nello stesso tempo, chiudeva la Biblioteca Civica e la lirica e declassava il Rendano da teatro di tradizione ad arena per spettacoli. Per tacere della toponomastica e di altro. Nel programma di Franz Caruso, questa linea è stata indicata con chiarezza. Insieme alle tante emergenze che sono all’ordine del giorno da quanto si è insediata, è necessario affrontare quella culturale passando ad una nuova fase e rifare di Cosenza l’”Atene della Calabria” che è stata per secoli.