suburra di subculture provinciali
La faccia di bronzo
Ha riempito la città di debiti che non basteranno due generazioni di cosentini per pagarli. Nello stesso tempo si è abbassata la qualità dei servizi, la viabilità è un rompicapo, il traffico un girone dantesco. Il Centro Storico e le periferie languono nel più desolante abbandono. Ha fatto della città che era l’Atene della Calabria una suburra di subculture provinciali senza fondamento. Ha riempito il Comune con i dipendenti del suo studio professionale e alcuni clienti. Eppure per anni è riuscito a far passare la mistificazione del “sindaco del fare” completando in gran parte opere pensate e iniziate dai suoi predecessori. Sulla base di questi “meriti” ora ambirebbe candidarsi a Presidente della Calabria. Peccato che ora il re sia desolatamente nudo e non c’è faccia di bronzo che tenga.