Torre di Pisa
La caccia al pokemon Calabria
Francamente a leggere sui social sembra di assistere ad una caccia senza quartiere al Pokemon Calabria. Si perché la Calabria è un bersaglio facile, quasi come la mitica Croce Rossa dei primi giochi elettronici. Poco importa se in quel gioco quando colpivi l’ambulanza perdevi punti. L’importante per tanti, e molti calabresi purtroppo, è sparare sulla Croce Rossa, costruire un minimo di visibilità mediatica.
Soprattutto d’estate ci si scatena agitando questioni vere o presunte.
Si pensi all’ormai rituale querelle sul mare sporco: hai voglia a dire che forse ‘sto mare calabrese, come certificano ARPACAL e autorevoli istituti di ricerca è più pulito che in altre parti d’Italia e che magari la singola zona, afflitta dal solito depuratore non funzionante o dalla foce del fiume non ripulita per chiare negligenze politiche e amministrative, sarà pure sporca ma a pochi km non è più così, anzi il contrario. Insomma invece di affrontare i veri problemi, che significa circoscriverli e chiamare chi di dovere alle sue responsabilità, si preferisce sparare nel mucchio, dicendo “è tutto uno schifo”, che è il modo migliore per garantire l’impunità dei veri responsabili. Continua a leggere